
Il commento della portavoce della Commissione Europea Itkonenha arriva a seguito dell'esortazione del premier polacco Tusk a rivedere le normative europee per combattere il caro-energia nei Paesi membri.
"Certamente non l'abolizione, ma la revisione del sistema Ets è sicuramente un argomento di discussione''. Lo afferma Anna-Kaisa Itkonen, portavoce della Commissione europea per le materie energetiche, durante il briefing giornaliero con la stampa.
La funzionaria ha risposto a una domanda su quanto detto dal premier polacco e presidente di turno dell'Ue Donald Tusk, che ha esortato il Parlamento europeo a rivedere le normative europee, e in generale il Green Deal, per combattere il caro-energia nei Paesi membri dell'Ue.
"Dobbiamo essere in grado non solamente di indicare la nuova strada, ma anche di cambiare questa normativa che può portare a un'ulteriore impennata dei prezzi dell'energia, che possono far cadere non solo un governo democratico", ha avvertito Tusk.
Nello specifico, il premier polacco ha chiesto di intervenire sull'implementazione dell'estensione della normativa di tassazione delle emissioni Ets, nota come Ets 2. L'Ets è un sistema creato dall'Ue per 'prezzare' le emissioni climalteranti mediante un mercato apposito e l'acquisto di certificati di emissione da parte delle realtà incluse nella normativa.
L'aggiornamento Ets 2 estenderebbe il sistema anche a edifici e trasporti stradali, aree escluse dal sistema originario, che copre i settori della generazione di energia, dell'aviazione e delle industrie ad alta intensità energetica.