Nel progetto HyNet, il sistema di trasporto e stoccaggio di Eni avrà una capacità di 4,5 mln di tonnellate di CO2 all'anno nella fase iniziale, con l'obiettivo di raggiungere 10 mln di tonnellate negli anni successivi al 2030
Procede il progetto HyNet North West. Eni comunica in una nota di aver ottenuto l'approvazione, sotto forma di un Ordine di Consenso per lo Sviluppo (DCO), dal Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero (DESNZ) del Regno Unito, per avanzare con la costruzione, l'installazione e la conversione dell'infrastruttura necessaria al trasporto di anidride carbonica (CO2) nel contesto del progetto, di cui l'azienda è il principale operatore per il trasporto e lo stoccaggio di CO2.
Nel progetto HyNet, il sistema di trasporto e stoccaggio di Eni avrà una capacità di 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno nella fase iniziale, con l'obiettivo di raggiungere le 10 milioni di tonnellate negli anni successivi al 2030.
L'approvazione per la realizzazione di una rete per il trasporto di CO2 segna un precedente – si legge nella nota - come primo progetto infrastrutturale transfrontaliero di rilevanza nazionale (Nationally Significant Infrastructure Project, NSIP) tra Inghilterra e Galles ad essere approvato tramite Development Consent Order (DCO) da DESNZ. Questo rappresenta la conclusione di un processo di 18 mesi, avviato con la presentazione della domanda da parte di Eni nell'ottobre 2022. Il DCO rappresenta un significativo progresso per HyNet, con la decisione finale di investimento (Final Investment Decision, FID) prevista entro settembre 2024.
Questo progresso - dice Eni - rappresenta un passo significativo per il progetto HyNet verso l'implementazione del primo modello al mondo di business regolato nel campo della cattura e stoccaggio di carbonio (CCS). Nel contesto normativo inglese, il Development Consent Order (DCO) costituisce una parte essenziale del processo per il raggiungimento e lo sviluppo dei progetti NSIP.
Con questa autorizzazione, si legge nella nota, verranno realizzate nuove condotte e verranno riutilizzate infrastrutture già esistenti per trasportare l'anidride carbonica dai siti di cattura situati nel Nord-Ovest dell'Inghilterra e del Galles del Nord verso i giacimenti di gas naturale depletati di Eni nella Liverpool Bay, dove verrà stoccata in modo sicuro e permanente. Il Regno Unito rappresenta una destinazione attrattiva per gli investimenti di Eni, soprattutto nell’ambito della decarbonizzazione.