L’incontro, intitolato “Enilive. Dal piano industriale al consumatore”, è stato dedicato a presentare le potenzialità di crescita della società e i suoi progetti per la decarbonizzazione dei trasporti stradali, aerei, marittimi e ferroviari
Incontro tra Enilive e i rappresentanti delle 20 Associazioni nazionali dei Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) per discutere l'importanza del cliente e delle sue scelte nella transizione energetica. Per Enilive erano presenti Stefano Ballista, Amministratore Delegato, Raffaella Lucarno, Responsabile Bioraffinazione & Supply, e Mario Ferro, Responsabile Retail Services & Smart Mobility. E' quanto annuncia Enilive in una nota.
L’incontro, intitolato “Enilive. Dal piano industriale al consumatore”, è stato dedicato a presentare le potenzialità di crescita della società e i suoi progetti per la decarbonizzazione dei trasporti stradali, aerei, marittimi e ferroviari. Un focus particolare è stato posto sulla bioraffinazione.
Dal 2014, si legge nella nota, Enilive ha valorizzato aree industriali esistenti, contribuendo a una maggiore sostenibilità economica e sociale, come nel caso delle raffinerie di Venezia e Gela, convertite in bioraffinerie per la lavorazione di materie prime rinnovabili grazie alla tecnologia Ecofining™, sviluppata in collaborazione con Honeywell UOP, che offre grande flessibilità nell’approvvigionamento di materie prime in un'ottica di economia circolare.
Le bioraffinerie trattano principalmente scarti come oli esausti da cucina, grassi animali e residui dell’industria agroalimentare, oltre a oli vegetali, per i quali Eni sta sviluppando progetti di coltivazione e spremitura di semi in diversi paesi. Da queste materie prime, Enilive produce biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), adatti all’uso in motori diesel omologati, oltre a bio-GPL, bio-jet e bio-nafta, quest'ultima destinata alla filiera chimica.
Enilive punta ad aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 3 milioni di tonnellate/anno entro il 2026 e a più di 5 milioni di tonnellate/anno entro il 2030. Per il trasporto aereo, Enilive produce Biojet, il proprio SAF (Sustainable Aviation Fuel), che contiene il 100% di componente biogenica ed è idoneo ad essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale fino al 50%. L’obiettivo di Enilive è aumentare gradualmente la produzione di SAF fino a raggiungere una capacità di 2 milioni di tonnellate/anno entro il 2030.
Uno dei prodotti di punta delle bioraffinerie di Venezia e Gela è già disponibile in oltre 1.000 Enilive Station: si tratta di HVOlution, un diesel ottenuto da materie prime rinnovabili, affiancato dai carburanti tradizionali, dal bio-GPL, dal biometano e dalle ricariche elettriche, oltre a servizi come il car sharing Enjoy e la ristorazione.