L’acqua erogata dalla società - sottolinea la società - è buona, sicura, sempre disponibile, questo grazie anche ad investimenti per 51,8 milioni di euro diretti a migliorare le reti e la depurazione
Etra, multiutility a servizio di quasi 600 mila abitanti e 70 Comuni tra la provincia di Padova e Vicenza, ha pubblicato il Bilancio di sostenibilità e il Piano industriale 2023-2027. L’acqua erogata da Etra - sottolinea la società - è buona, sicura, sempre disponibile, questo grazie anche ad investimenti per 51,8 milioni di euro diretti a migliorare le reti e la depurazione. Nel 2022 è riuscita a ridurre il prelievo del 3,8 per cento rispetto all’anno precedente per un totale di 61 milioni e 181 mila metri cubi di acqua complessivi. Etra ha anche lavorato per la riduzione delle perdite, nel 2022 il 33,3 per cento, a fronte di una media dei gestori idrici italiani del 40,7 per cento, con un miglioramento rispetto al 2021 di 1,4 punti percentuali.
Nell’esercizio 2022, il valore economico globale lordo creato dall’azienda si attesta a euro 185,2 milioni (+12% rispetto al 2021). L’85% della ricchezza generata da Etra è stata distribuita agli stakeholder, mentre il 15% è stato destinato a sostenere l’importante piano di investimenti e a rafforzare la sostenibilità finanziaria della società.
Il bilancio è stato presentato dal Presidente del Consiglio di gestione Flavio Frasson, dal Direttore generale Domenico Lenzi e dai Direttori Daniele Marchesin (Finanziario), Davide Torroni (Persone Relazioni e Cultura), Alberto Liberatore (Servizio Idrico Integrato), Roberto Parolin (Servizio Ambientale Integrato) e Daniele Benin (Servizi Generali e Approvvigionamenti).
Quanto al Piano industriale, la società prevede un investimento per i prossimi 15 anni di 1 miliardo di euro tra settore idrico e ambiente, a vantaggio del territorio, dei Comuni soci e della sostenibilità.
Le due grandi scommesse per il futuro di Etra sono l'efficientamento energetico, a partire dall’utilizzo di fonti rinnovabili con l’estensione del fotovoltaico e gli investimenti nella produzione di biogas e biometano Inoltre, si continua a puntare sull’ammodernamento di impianti e sedi e sulla realizzazione di nuovi poli logistici della raccolta rifiuti come quelli di Rubano, Bassano, Asiago e Camposampiero.
La società continuerà nell’attività di ricerca delle perdite, di miglioramento e implementazione delle reti idriche e fognarie, nella centralizzazione del servizio depurazione, nella messa in sicurezza dei pozzi pedemontani e del sistema idrico dell’Altopiano di Asiago.
Uno dei punti fondanti, il passaggio dall’attuale sistema duale di gestione verso un sistema più snello, che vedrà la costituzione di un Consiglio di Amministrazione e di un collegio Sindacale cui saranno rispettivamente demandati la gestione ed il controllo aziendale. Il cosiddetto Controllo Analogo sulle scelte strategiche della Società continuerà, invece, ad essere svolto dalla Conferenza dei Servizi, cui saranno attribuiti poteri potenziati. Al suo interno un Comitato Operativo con compiti istruttori e di raccordo con il management aziendale.
Infine, Etra acquisterà presto la qualifica di Società Benefit, e cioè di una società che, per volontà dei Comuni/Soci, persegue non solo i tipici scopi societari, ma anche obiettivi funzionali al bene collettivo.