Gli impianti visitabili includevano quelli eolici, fotovoltaici, idroelettrici, a biomasse, biogas o biometano, insieme a alcune comunità energetiche già attive e edifici sui quali sono stati effettuati interventi di efficientamento energetico.
Politiche dedicate all’efficienza energetica, riordino normativo o anche testo Unico per le rinnovabili, semplificazione degli iter autorizzativi, puntare sul biometano per la decarbonizzazione. Sono alcune delle misure proposte in occasione del primo "Green Energy Day", una giornata dedicata alla Transizione Energetica, organizzata dal Coordinamento Free con la collaborazione di diverse associazioni partner e il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Durante l'evento, più di 50 impianti hanno aperto le loro porte a scuole, famiglie e a tutti coloro interessati alle fonti rinnovabili, offrendo la possibilità di visitare gli impianti in base alla loro ubicazione geografica o alla tecnologia impiegata. Gli impianti visitabili includevano quelli eolici, fotovoltaici, idroelettrici, a biomasse, biogas o biometano, insieme a alcune comunità energetiche già attive e edifici sui quali sono stati effettuati interventi di efficientamento energetico.
Durante l'incontro - si legge nella nota del Coordinamento FREE- è stato sottolineato che questi obiettivi sono ambiziosi sia per rispettare il percorso di decarbonizzazione concordato con l'Europa, sia per mitigare i rischi di aumento dei prezzi dell'energia causati dalle instabilità geopolitiche.
Per esempio, da quanto si apprende dalla relazione annuale di ARERA, nel 2022 in Italia la spesa per l’importazione del gas naturale è lievitata da 12,4 miliardi di euro fino a 85,4 miliardi di euro, con un incremento di +73 miliardi di euro, che si sono tradotti in maggiori oneri per imprese e famiglie.
Le associazioni aderenti al Green Energy Day in conferenza stampa hanno evidenziato diverse criticità da risolvere per raggiungere i target del 2030 e hanno proposto varie misure. Secondo FREE, le principali sono accelerare l'emanazione di nuovi provvedimenti per la riqualificazione energetica degli edifici; migliorare le politiche sull'efficienza energetica nell'industria, riducendo i ritardi nella creazione e gestione di nuovi provvedimenti; ottimizzare le autorizzazioni per nuovi impianti a fonti rinnovabili, potenziando gli uffici regionali e coordinando l'azione tra vari ministeri; riordinare la normativa sulle fonti rinnovabili per ridurre confusione e semplificare gli iter autorizzativi; accelerare l'implementazione della Piattaforma Digitale per le procedure autorizzative.
E ancora, si legge nella nota, è necessario revisionare il Decreto Aree Idonee per renderlo più adatto agli obiettivi, includendo le aree di accelerazione previste dalla normativa; affrontare la congestione delle reti energetiche con interventi mirati; emanare urgentemente il FERX per evitare una riduzione delle nuove installazioni di fonti rinnovabili; definire meccanismi di supporto per lo sviluppo del settore del biogas e biometano fino al 2030; promuovere l'uso del biometano per la decarbonizzazione dei trasporti pesanti e marittimi; monitorare gli obiettivi di carbon capture (CCS) al 2030, considerando che le tecniche attuali non sono ancora consolidate.