Il nuovo gruppo italo-svizzero del valore di 65 milioni di euro di fatturato opera in un mercato in forte espansione da 1 miliardo di dollari l’anno e punta a 100 milioni nei prossimi 3-5 anni.
CSS SA (Company Services Swiss SA), azienda svizzera attiva nella produzione e nella installazione di field joint coating poliuretanici per conto di marine contractor (Saipem, MC Dermott, NPCC, L&T, Leigthon, Subsea7) e nell’installazione e nella manutenzione di strutture offshore, sia condotte che piattaforme, e Drafinsub, azienda di Genova specializzata nei lavori subacquei in basso ed alto fondale per i settori onshore e offshore, hanno avviato un processo di fusione che darà vita ad un polo sinergico, con un volume d’affari complessivo di 65 milioni di euro, nei servizi integrati per le infrastrutture e i gasdotti subacquei, partendo dalle ispezioni pre-installazione, all’installazione e manutenzione, fino ai test e messa in funzione degli impianti.
A seguito dell’operazione di accorpamento e fusione delle quote delle due società, viene costituita una nuova holding, denominata CSS Drafinsub Holding SA, con sede a Chiasso e basi operative in Italia, a Genova, Castelnuovo Bocca d’Adda (Lodi) e in Sicilia, Malesia (Johor), Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi e Dubai) e Messico (Città del Messico). Presidente della società sarà Fabio Valentini, oggi Amministratore delegato di CSS SA, Amministratore delegato Gianluca Passeri, oggi AD di Drafinsub, e Direttore generale Walter D’Aniello.
“Questa integrazione proietta in una dimensione internazionale i servizi subsea di CSS e Drafinsub, che possono coprire l’intera filiera dei servizi sottomarini, sia in aree portuali e nei bacini delle dighe che offshore, offrendo alle compagnie di estrazione la possibilità di interagire con un unico interlocutore per tutti gli aspetti connessi alla realizzazione e gestione delle condotte marine”, spiega Fabio Valentini. “La fusione ci mette nella condizione di presidiare al meglio le aree chiave del Mediterraneo, i mari del Nord, il Mar Baltico, il Medio Oriente e Africa Occidentale, in un mercato in grande espansione, che vale circa 1 miliardo di dollari a livello mondiale. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i 100 milioni di euro di fatturato nell’arco dei prossimi tre-cinque anni, crescendo per linee interne, ma anche guardando a possibili ulteriori acquisizioni nel settore”.