Adriatic LNG, la società che gestisce il più grande rigassificatore di gas naturale liquefatto (GNL) in Italia e fra i primi dell’area del Mediterraneo, ha avviato la fase di accreditamento all’Open Season 2023 rivolta agli operatori di mercato del gas naturale interessati ad acquisire capacità di rigassificazione.
Con l’Open Season 2023 Adriatic LNG - si legge in una nota della società - offre al mercato la capacità di rigassificazione disponibile nel periodo compreso tra gennaio 2029 - dicembre 2048 e una nuova possibile Capacità Incrementale soggetta a condizioni dal primo trimestre del 2026 e fino a 20 anni.
Gli operatori possono richiedere, entro il 14 luglio 2023, di accreditarsi per partecipare alla fase vincolante dell’Open Season 2023, che inizierà il 19 luglio e terminerà il 2 agosto 2023. Per accreditarsi, gli operatori dovranno seguire le indicazioni fornite nell’Avviso di Avvio della Procedura Annuale di Sottoscrizione e nel Regolamento Applicativo d’Asta, che sono stati messi a disposizione sul sito di Adriatic LNG.
La Capacità Incrementale è soggetta a condizioni tecniche e finanziarie/economiche e fermo l’ottenimento dei permessi autorizzativi. Per procedere con la eventuale realizzazione della Capacità Incrementale, questa decisione sarà assunta entro la fine del mese di agosto 2023 o, al più tardi, entro due mesi dalla data di sottoscrizione dei relativi Contratti di Capacità in relazione alla Capacità Incrementale.
Le informazioni di azioni di dettaglio sulla capacità disponibile di rigassificazione di GNL offerta e sulla Capacità Incrementale soggetta a condizioni sono contenute nel Catalogo della capacità offerta 2023.
L’Open Season 2023 - si legge nella nota - costituisce un’opportunità per incrementare le importazioni di gas naturale liquefatto e, al contempo, diversificare le fonti di approvvigionamento, favorendo in questo modo una maggiore resilienza del sistema energetico. Ad oggi, il terminale di Adriatic LNG ha ricevuto GNL da diverse aree geografiche, tra cui Qatar, USA, Egitto, Norvegia, Angola, Trinidad e Tobago e Mozambico, confermandosi un’infrastruttura affidabile e strategica per l’Italia e l’Europa.