Il rischio di volatilità dei prezzi, soprattutto in caso di un inverno freddo, è preoccupante, dice l'Aie. Intanto stoccaggio di gas si attesta oltre al 97% nell'Ue e in Italia, secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (Gie).
Sussiste il rischio di possibili tensioni in Europa sul mercato del gas, in particolare in caso di un inverno freddo e di nuove restrizioni alla consegna del gas russo nei gasdotti. E' quanto emerge dal rapporto sulle prospettive del mercato del gas per il 2026, pubblicato dall'Agenzia internazionale dell'energia (Aie).
"Nonostante il graduale riequilibrio dei mercati del gas, rischi e incertezze pesano sulle prospettive per l'inverno 2023-24", sottolinea l'Aie, che aggiunge: "Un inverno freddo combinato con una ridotta disponibilità di gas liquefatto trasportato via nave e un ulteriore calo delle consegne di gas russo attraverso i gasdotti potrebbero riaccendere le tensioni sui mercati, in particolare verso la fine dell'inverno 2023-24. Il rischio di volatilità dei prezzi, soprattutto in caso di un inverno freddo, è quindi preoccupante".
Intanto, lo stoccaggio di gas si attesta oltre al 97% nell'Ue e in Italia. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (Gie), infatti, nell'Ue i livelli di stoccaggio si attestano al 97,09% (erano al 94,41% a metà settembre) mentre in Italia sono al 97,25% (erano al 94,68% a metà settembre). In Germania sono pari al 97,39% (erano al 94,2%) mentre in Francia sono pari al 95,96% (erano all'89,33%). In Spagna si attestano al 100%.