Gas, Pichetto: non ci sarà esplosione prezzi. Iva rimane al 5%

06 set 2023
La riconferma della riduzione dell'Iva e dell'azzeramento degli oneri è fondamentale per evitare di mandare definitivamente sul lastrico le famiglie" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.

“Credo che possiamo essere abbastanza tranquilli che non ci sia più un’esplosione” del prezzo del gas. E' il commento del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sull'aumento del 2,3% delle bollette del gas di agosto certificato ieri da Arera, fatto a margine dell’inaugurazione di Plast, il Salone internazionale per l’industria delle materie plastiche e della gomma inaugurato ieri a Milano.

“Un’oscillazione - ha spiegato - dovuta a quella del prezzo delle materie prime di riferimento, in questo caso del gas, che è cresciuto leggermente rispetto alle condizioni che avevamo a giugno”, ma si tratta comunque - ha evidenziato - di una variazione “contenuta, abbiamo una condizione abbastanza in equilibrio. Chiaramente la stiamo monitorando mese per mese o meglio giorno per giorno”, ma “credo che possiamo essere abbastanza tranquillo che non ci sia più un’esplosione”.

Questo “in ragione del fatto che abbiamo gli stoccaggi in previsione dell’inverno più alti d’Europa in questo momento”, anche se - ha osservato Pichetto Fratin - “è chiaro che, risentendo dei prezzi internazionali delle materie prime, è difficile fare previsioni certe, però la gestiamo”. Per quanto riguarda l’intervento dello Stato a sostegno di famiglie e imprese “l’Iva - ha spiegato il ministro - è mantenuta al 5%, stiamo intervenendo ancora non inserendo in bolletta oneri di sistema e questo è tutto il possibile”.

Su questo ultimo punto i consumatori esprimono soddisfazione: "Bene, ottima notizia. La riconferma della riduzione dell'Iva e dell'azzeramento degli oneri è fondamentale per evitare di mandare definitivamente sul lastrico le famiglie" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Temiamo, però, che possa non bastare se in ottobre, quando si riaccenderanno i riscaldamenti, scatteranno nuove speculazioni. Per questo serve l'impegno del Governo a monitorare l'andamento del prezzo del gas sui mercati all'ingrosso e a verificare con Arera l'effetto sulle bollette delle famiglie. Urge poi rinviare la fine del mercato tutelato, prevista per il 10 gennaio 2024. L'Istat ha reso noto negli ultimi dati disponibili, quelli definitivi di luglio 2023, che il Gas del mercato libero è rincarato del 28,3% su luglio 2022, a fronte invece di un crollo del prezzo del gas del mercato tutelato, nello stesso periodo di riferimento, del 34,6%. Un divario tra mercato tutelato e libero di ben 62,9 punti percentuali. Deve, quindi, essere mantenuto il mercato tutelato che in questi mesi ha dato un contributo decisivo sia per contenere i rincari quando i prezzi sono esplosi sia per intercettare subito le riduzioni di prezzo quando queste si sono verificate nei mercati all'ingrosso" conclude Vignola.