Secondo Ferrara, la geotermia "rappresenta la vera soluzione al problema della forte dipendenza dell’Italia dalle fonti fossili di energia"
Oggi la geotermia, in Italia "copre il 2% del fabbisogno energetico nazionale. L’Italia in pochi anni potrebbe arrivare tranquillamente al 30-40% del suo fabbisogno termico coperto da energia geotermica pulita". E' quanto ha detto Andrea Ferrara, responsabile dello sviluppo presso Fri-El Geo (azienda specializzata nello sviluppo di impianti geotermici, facente parte del gruppo Fri-El Green Power), durante il panel "Il panorama delle rinnovabili in Emilia-Romagna" alla Key Energy Transition Expo presso la Fiera di Rimini.
“L’Emilia Romagna è la Regione che per prima ha creduto nel nostro progetto geotermico. Nel 2022 il nostro primo impianto geotermico a Ostellato, ha ottenuto tutte le autorizzazioni ed è oggi in fase di perforazione. Sarà pronto nel 2025", ha dichiarato Ferrara, che ha aggiunto che l’impianto "fa parte del nostro progetto Pangea: abbiamo individuato 100 possibili installazioni geotermiche nel bacino della Pianura Padana, potenzialmente in grado di ridurre il consumo di gas italiano di oltre 9,6 miliardi di metri cubi (fino al 15% del consumo nazionale) e di diminuire le emissioni di CO2 nell’atmosfera di oltre 17 milioni di tonnellate nel solo nord Italia, ad oggi tra le aree più inquinate d’Europa. Un singolo impianto, a media entalpia e a ciclo chiuso, quindi a emissioni zero, può riscaldare 120mila abitazioni”.
Secondo Ferrara, la geotermia "rappresenta la vera soluzione al problema della forte dipendenza dell’Italia dalle fonti fossili di energia, perché richiede tempi di realizzazione di medio periodo, abbiamo la risorsa geotermica in abbondanza e la mappatura del sottosuolo italiano, abbiamo la tecnologia, abbiamo una buona copertura di reti di teleriscaldamento per portare l’energia nelle abitazioni e nelle industrie e infine perché la geotermia non dipende dalla stagionalità, in quanto il calore che deriva dal fluido geotermico a 5mila metri di profondità è costante, ci sarà sempre”.
“Ci sono molti operatori pronti a partire che aspettano il sostegno delle Istituzioni. Chiediamo chiarezza e sicurezza del quadro normativo sia per gli operatori nazionali che per gli investitori internazionali che sono alle porte, incentivi alle rinnovabili e alla geotermia, semplificazioni delle procedure e infine misure per la riduzione del rischio imprenditoriale, come già avviene in altri Paesi europei”, ha concluso Ferrara.