“Il dibattito di questi giorni sulla proroga delle concessioni geotermiche, nello specifico per il territorio toscano, riporta finalmente al centro dell’attenzione una tra le fonti energetiche a minor impatto ambientale, pronta a svolgere un ruolo cruciale per il futuro approvvigionamento energetico sostenibile dell’Europa, ma che per troppo tempo è stata dimenticata nel nostro Paese”.
E’ questo il commento di Ernst Gostner, presidente di Fri-El Geo, sull’approvazione dell’emendamento che proroga di un anno la scadenza delle concessioni geotermiche entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
“Lo sviluppo della geotermia in Italia è frenato da un contesto normativo che, a differenza di altre fonti rinnovabili, non prevede sistemi di incentivazione adeguati né tutele per gli investitori”, prosegue Gostner, che spiega: “Già dagli anni ’80, invece, l’esempio francese è un punto di riferimento grazie all’ideazione di un sistema di garanzie del rischio che facilitarono gli investimenti e la realizzazione di molti interventi che ancora oggi contribuiscono notevolmente alla sostenibilità energetica del bacino di Parigi. Un fondo, partecipato dallo Stato, dai proprietari pubblici e privati degli impianti geotermici e dagli investitori finanziari, utilizzato per coprire i rischi e le incertezze delle concessioni di sfruttamento geologico. Se imitata anche in Italia questa scelta normativa consentirebbe di ridurre il gap energetico con gli altri paesi europei”.
Fri-El Geo ha identificato oltre 100 possibili installazioni geotermiche nel solo bacino della Pianura Padana.