Gnl, nodo Sicilia. Il deposito non c’è

02 ago 2024
Segnali positivi per il mercato ma ci sono aree dello stivale – in particolare nel centro e nel sud - nelle quali gli operatori lamentano gap che impediscono un’espansione del settore. E’ il caso della Sicilia, dove non sono presenti depositi. Articolo a cura di Monica Dall'Olio

Carburanti gassosi, il Gnl (gas naturale liquefatto, o Lng, liquefied natural gas) continua la sua crescita. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio di MBS Consulting Spa, società del gruppo Cerved, aggiornati a fine 2023, i distributori che offrono questo prodotto sono aumentati del 14% rispetto al 2022, per un totale di 160 punti vendita.

Aumentano anche gli impianti a servizio di utenze off-grid (+10%), così come i depositi per reti canalizzate isolate (+8%). 218 le nuove immatricolazioni di camion a Gnl alle quali se ne aggiungono 186 del primo semestre del 2024, per una flotta circolante di quasi 5.000 mezzi, la metà del totale in Europa.

Nel trasporto marittimo, segnala Assogasliquidi – Federchimica (sempre su dati di fonte MBS Consulting), al 31 dicembre 2023 sono 22 le navi operanti nel Mediterraneo alimentate a Gnl (4 nuove unità rispetto al 2022) e 4 le bettoline utilizzate per il bunkeraggio navale; si prevede che al 2030 la maggior parte delle imbarcazioni alimentate a Gnl siano navi da crociera, che potranno effettuare operazioni di bunkeraggio presso i principali porti del Mediterraneo.

Segnali positivi, ma ci sono aree dello stivale – in particolare nel centro e nel sud - nelle quali gli operatori lamentano gap che impediscono un’espansione del settore. E’ il caso della Sicilia, dove non sono presenti depositi.

Bene lo shipping a Gnl, ma …

La questione è stata recentemente messa in evidenza da Lorenzo Matacena, AD di Caronte & Tourist, intervenuto a Napoli al convegno “Le vie dell’acqua. Percorsi di crescita per il sud”.

“Quello dello shipping è un comparto in forte sviluppo. Le navi, così come i mezzi gommati, producono inquinamento. Per ridurre le emissioni nocive si stanno da anni sperimentando varie soluzioni, a partire dall’uso di carburanti alternativi come il gas naturale liquefatto. Dieci anni fa commissionammo in Turchia quello che sarebbe diventato il primo traghetto nel Mediterraneo a doppia propulsione, diesel ed Lng. La nostra Elio entrò in servizio tra le due sponde dello Stretto di Messina nel 2018. Ma ancora oggi siamo costretti ad alimentare questa nostra nave con carburante diesel. Mancano in Sicilia i depositi per lo stoccaggio del Lng e la burocrazia ci ha fin qui impedito di costruirne uno con nostri fondi. Siamo stati dunque costretti a guardare oltre il Lng, dal momento che noi di Caronte & Tourist al nostro impegno per la sostenibilità ambientale non intendiamo certo derogare. Le nostre navi bifuel – tra cui l’ultima arrivata, Nerea - a brevissimo inizieranno a navigare utilizzando come carburante il biometano, ovvero biogas derivato dagli scarti dell’agroindustria e purificato, che inquina ancora meno rispetto al Lng.”

Gnl precluso quindi? Non proprio: il primo rifornimento di Gnl della Nerea è stato comunque effettuato lo scorso 11 aprile presso il molo Ronciglio di Trapani, metodo di bunkeraggio utilizzato il Truck to Ship, cioè da camion a nave, reso possibile, ho sottolineato la società, dalla flessione del prezzo del Gnl. 

La “Elio” di Caronte & Tourist è stata la prima nave traghetto a navigare nel Mediterraneo usando l’Lng.

Assocostieri, Gnl futuro del bunkeraggio navale

Sul tema Sicilia abbiamo interpellato Assocostieri, associazione che rappresenta le aziende competenti in materia di logistica energetica e di biocarburanti.

Il direttore generale Dario Soria: “Siamo ben consapevoli del fatto che il futuro del bunkeraggio navale, come confermato dagli order book delle nuove navi, è indirizzato verso il passaggio al Gnl, unica soluzione in grado di garantire fin da subito un notevole abbattimento delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti marittimi.”

“Dal punto di vista nazionale – prosegue -, riteniamo che il rifornimento di combustibili alternativi avverrà mediante uno sviluppo degli snodi portuali, i quali dovranno dotarsi di sistemi atti a garantire un’offerta multi-prodotto, in grado di soddisfare le esigenze dello sviluppo del mercato di settore. Questo, però, non significa che ogni porto potrà garantire la presenza di ogni possibile combustibile in commercio, bensì che ogni scalo dovrà effettuare una scelta tra i prodotti da inserire nei propri depositi, sulla base di considerazioni logistiche ed economiche.”

L’associazione, che con l’ultimo censimento del 2022 presentato alla Camera dei Deputati lo scorso dicembre, ha fornito la fotografia della logistica energetica nazionale, comprendente anche i dati delle strutture portuali, entra poi nel merito della Sicilia.

“Sono stati anagrafati i porti di Augusta, Gela, Mazara del Vallo, Milazzo, Palermo, Porto Empedocle e Trapani, con tanto di mappatura dei carburanti disponibili.”

“Siamo al corrente delle difficoltà degli armatori siciliani che, con visione sulle dinamiche del settore e attenzione ai temi ambientali, hanno già acquisito alcune navi a Gnl. Assocostieri ha avuto recentemente modo di supportare la società Caronte & Tourist per le attività di rifornimento di Gnl Truck-to-Ship alla nave Nerea nei porti di Trapani, Palermo e Messina, aiutandola a superare problematiche di tipo tecnico-burocratico.”

Attualmente, secondo i dati Assocostieri, il quadro della situazione sull’isola vede la presenza di due impianti di distribuzione di Gnl, un impianto di produzione di bioGnl, un deposito off-grid e il servizio di navi alimentate a Gnl.

“Tuttavia, gli operatori siciliani possono contare anche sul servizio offerto dalle bettoline che, partendo da impianti nazionali, possono arrivare fino ai porti dell’isola. Disponibilità in tal senso si registrano da parte dei depositi di Oristano e Ravenna, nonché, da qui al prossimo anno, anche dal terminale di OLT in Toscana, ora in manutenzione, dall’impianto SNAM di Panigaglia e dalle bunker vessel di Axpo.”

“Per quel che riguarda i camion, questi potrebbero arrivare da impianti come il liquefattore di SNAM a Pignataro Maggiore o il deposito off-grid di Trapani. Sono poi in progetto i rigassificatori di Gioia Tauro e Porto Empedocle.”

“Fra gli associati Assocostieri, ci sono poi da considerare Ionio Fuel, con il deposito costiero di Crotone, ed Edison con quello di Brindisi. In prospettiva futura, c’è da segnalare che SNAM ha valutato la possibilità di un impianto in Sicilia, senza, per ora, dare seguito.”

Il primo rifornimento di Gnl della Nerea di Caronte & Tourist.

Il distributore stradale pubblico Gnl a Patti

Autotrazione. La situazione sulle strade si limita all’esistenza, ad oggi, di un unico distributore stradale pubblico che eroga Gnl (oltre al metano compresso). Si trova a Patti, in provincia di Messina, a un chilometro dal casello ed è stato voluto da Meic Services SpA, che lo ha inaugurato a settembre 2023, mentre oggi è gestito da PMM Srl Carburanti. La realizzazione è stata effettuata per la parte meccanica da Ham Italia, che si è occupata anche dell’impianto privato costruito nel 2020 a Catania per una Società di trasporto locale (zona industriale di Catania).

L’impianto, che viene rifornito via terra, è stato modificato con un innovativo sistema di recupero di gas naturale che consente di sfruttare il prodotto ottenuto per l’alimentazione della stazione di compressione. La stazione di rifornimento è inoltre dotata di un punto di caricamento per carri bombolai.

“Meic crede nel Gnl – sottolinea Calogero Scaravilli di Meic – e contiamo di realizzare altri progetti in aree industriali che stiamo valutando, ad esempio a Catania o Termini Imerese.”

“L'impianto che abbiamo progettato e costruito per Meic Services – aveva commentato Ham Italia dopo l’apertura - rappresenta un punto di svolta di enorme importanza per l'evoluzione sostenibile della mobilità siciliana e nazionale. Questa stazione offre finalmente alle Società di trasporto del territorio che hanno investito nel rinnovamento della propria flotta la possibilità di rifornirsi di Lng anche in Sicilia, smettendo obbligarli a spostare i propri mezzi sulla penisola."

Il distributore stradale di Gnl di Patti durante l’inaugurazione.

Federmetano: necessario completare rete infrastrutturale al Sud

All’inaugurazione dell’impianto siciliano c’era anche Federmetano, Federazione Nazionale Distributori e Trasportatori di metano, con il presidente Dante Natali, che da noi interpellato sul tema si è espresso così: “Per motivi storici l’Italia arriva in ritardo ad un utilizzo strategico del Gnl. Da alcuni anni e in particolare dopo le note vicende tragiche della guerra in Ucraina, risulta evidente l’importanza del Gnl in supporto/sostituzione di forniture via tubo, sia per cambiare con agilità le fonti di approvvigionamento, sia per promuovere una consistente riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti pesanti.

L’investimento lungimirante e coraggioso sul distributore di Patti, nasce per rompere la totale mancanza di servizio di Gnl al trasporto pesante in Sicilia. Per questo non posso che complimentarmi con gli imprenditori coinvolti.

Questi investimenti vanno supportati nel più breve tempo possibile con la creazione di depositi costieri a terra per servire il Sud Italia, attualmente sprovvisto di queste infrastrutture.

Solo così si potranno indurre le numerose aziende di autotrasporto che si occupano da sempre dei trasporti delle produzioni agricole (e non solo) della Sicilia verso i mercati più importanti del Nord.

Nel corso di pochi anni, il Paese è passato dall’assenza di distribuzione di Gnl ad oltre 160 punti vendita. E’ necessario completare la rete infrastrutturale con almeno due depositi a terra nel Sud Italia ben collocati (uno di questi in Sicilia).

Le notevoli autonomie dei mezzi pesanti a Gnl (1000 km e oltre), consentono una ottima mobilità già anche con pochi distributori, se questi sono ben ripartiti sul territorio.”

“I vantaggi per l’ambiente – ha concluso Natali - sono immediati, grazie all’annullamento del particolato ed alla riduzione di CO2; tuttavia il successivo passaggio al BioGnl, consentirà il raggiungimento di risultati di minimo impatto ambientale che attualmente non sono conseguibili con le tecnologie imposte dall’Europa (elettrico e idrogeno). L’Italia ha l’opportunità di agire da subito sulla strada indicata dall’Europa, il Gnl sarà di grande aiuto”.