Transizione ecologica, Gruppo HERA: in 5 anni investimenti per 4,4 mld/euro

30 gen 2024
Circa 1,2 miliardi saranno destinati al ciclo idrico integrato

4,4 miliardi di investimenti per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica ed aumentare la resilienza di reti e impianti. È quanto emerge dal Piano industriale al 2027 del Gruppo Hera, approvato dal Consiglio di Amministrazione presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, insieme ai risultati preconsuntivi 2023.

L'anno appena concluso ha registrato una positiva performance dei margini industriali del Gruppo, con un margine operativo lordo (MOL) previsto oltre i 1.480 milioni di euro, mostrando un incremento di 185 milioni rispetto ai 1.295 milioni di euro del 2022. Questo risultato - si legge nella nota - anticipa di tre anni il target precedentemente fissato dal Piano industriale per il 2026 (1.470 milioni di euro), evidenziando l'efficacia della strategia adottata dal Gruppo e la tempestività nell'approfittare delle opportunità di mercato presentatesi nel 2023. Dopo le condizioni straordinarie che hanno caratterizzato i mercati energetici nel 2022, l'attenzione focalizzata sulla generazione di cassa e sulla gestione efficiente del capitale circolante e finanziario ha portato a una riduzione del rapporto debito netto/MOL, stimato al di sotto di 2,6x, mostrando un notevole miglioramento rispetto al 3,3x del 2022, evidenzia la nota.

I principali indicatori economico-finanziari del Piano al 2027 - emerge dalla nota - delineano una prospettiva positiva, si legge nella nota. Il margine operativo lordo stimato per il 2027 è di 1,650 miliardi di euro, con un aumento del 27% rispetto al 2022. Gli investimenti previsti per i prossimi cinque anni ammontano a 4,4 miliardi di euro. La proiezione indica un incremento del ritorno sul capitale investito netto, che passerà dal 7,9% al 9,5% entro il 2027. Il rapporto debito netto/margine operativo lordo sarà costantemente mantenuto al di sotto del 3x durante l'arco del Piano, con una stima di 2,7x nel 2027, riflettendo una gestione prudente del debito. La società prevede una crescita media annua dell'utile per azione del 7%. Il dividendo per gli azionisti registrerà una crescita del 28%, raggiungendo i 16 centesimi per azione nel 2027. Infine, il ritorno totale medio annuo per gli azionisti (TSR) è proiettato al 12%, confermando la creazione di valore nel lungo termine. 

La crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari, che vanno dal margine operativo lordo al ROI, dagli utili per azione ai dividendi, è accompagnata - si legge nella nota - da una attenzione all'equilibrio finanziario, mantenendo il rapporto debito netto/MOL al di sotto del 3x. Il piano di investimenti programmato per il quinquennio 2023-2027 supporterà numerose iniziative, accelerando le attività per consolidare la resilienza, generare valore condiviso e promuovere lo sviluppo sostenibile. 

Il MOL della filiera reti è previsto in crescita di 112 milioni di euro, passando dai 469 milioni di consuntivo 2022 ai 582 milioni al 2027. Il business regolato delle reti, che rappresenta il principale asset in termini di capitale investito del Gruppo Hera (circa il 60% al 2027), sarà interessato da un piano di investimenti per circa 2,1 miliardi al fine di potenziare ulteriormente la resilienza delle infrastrutture, la loro digitalizzazione e mantenere le leadership sui livelli di qualità del servizio erogati. Di queste risorse, circa 1,2 miliardi saranno destinati al ciclo idrico integrato, mentre 0,9 miliardi saranno investiti nella distribuzione gas ed energia elettrica.


“4,4 miliardi di investimenti per lo sviluppo industriale, per la crescita sostenibile e per la resilienza ci permetteranno di traguardare al 2027 un margine operativo lordo di 1,65 miliardi di euro, con un incremento del 28% rispetto al 2022 e un aumento dei dividendi di pari dimensione. Il 40% degli investimenti contribuirà a rendere ancora più resilienti le nostre infrastrutture per garantire qualità e continuità dei nostri servizi, anche in condizioni climatiche avverse come quelle sperimentate negli ultimi anni. Si tratta, quindi, di un Piano che soddisfa pienamente il purpose del Gruppo: generare valore sostenibile, favorendo una transizione “giusta”. La crescita record del MOL nel 2023, che prevediamo possa superare 1,48 miliardi di euro, e la consistente diminuzione dell’indebitamento, con il rapporto debito netto/MOL atteso al di sotto di 2,6x, sono il promettente primo tassello di questo Piano industriale”, ha dichiarato Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera.

“Con un margine operativo lordo previsto per il 2023 a quasi 1,5 miliardi di euro e una leva finanziaria in forte miglioramento al di sotto del 2,6x, raggiungeremo con 3 anni di anticipo, superandoli, gli obiettivi fissati dal precedente Piano per il 2026. Risultati che attestano la validità della visione strategica del nostro Gruppo nel cogliere le opportunità di mercato e il nostro impegno per favorire la crescita sostenibile sui territori serviti. Un impegno che trova conferme anche nel nuovo Piano industriale, con il margine operativo lordo a valore condiviso che supererà nel 2027 il miliardo di euro, registrando un aumento del 55% in valore assoluto nel periodo 2022-2027, superiore al tasso di crescita del MOL complessivo, a testimonianza del peso crescente delle iniziative che, oltre a generare margini per l’azienda, sono in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU", ha aggiunto Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera.