Il rapporto esamina il progresso dei mercati del carbonio obbligatori e volontari, evidenziando l'importanza emergente del mercato volontario del carbonio (VCM)
I mercati del carbonio svolgeranno un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi climatici, della sicurezza energetica e dello sviluppo sostenibile, migliorando l'efficienza della transizione energetica e generando fondi per i progetti di energia pulita. E' quanto sottolinea Joseph McMonigle, Segretario Generale dell'IEF - Forum Internazionale dell'Energia, presentando il rapporto "The Role of Carbon Markets in Transitions" sul potenziale dei mercati del carbonio nell'accelerare la transizione verso emissioni nette di carbonio pari a zero.
"I mercati del carbonio svolgono un ruolo importante nell'allineare le risorse per raggiungere i nostri obiettivi globali in materia di clima, sicurezza energetica e accessibilità economica. Tuttavia sono a un punto di svolta. Con una maggiore collaborazione internazionale e una regolamentazione intelligente, possono raccogliere miliardi di dollari per progetti di energia pulita, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, che altrimenti non potrebbero essere avviati", ha dichiarato Joseph McMonigle.
Il rapporto esamina il progresso dei mercati del carbonio obbligatori e volontari, evidenziando l'importanza emergente del mercato volontario del carbonio (VCM), in cui le aziende compensano le emissioni finanziando progetti di rimozione o evitamento di CO2. Promuove l'adozione di mercati del carbonio come soluzione vantaggiosa per consumatori e produttori, sottolineando la necessità di affrontare la frammentazione e il rischio dei crediti di carbonio tramite approcci politici coesivi, standardizzazione e trasparenza. Inoltre, sottolinea il potenziale dei mercati del carbonio nel finanziare tecnologie di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (CCUS), nonostante attualmente tali progetti non siano pienamente incentivati nei mercati del carbonio.
Gli incentivi forniti dai mercati del carbonio per la tecnologia CCUS “dovrebbero facilitarne una più ampia diffusione e un'ulteriore riduzione dei costi associati", si legge nel rapporto, che aggiunge che i crediti di carbonio potrebbero anche essere utilizzati per migliorare l'economia della produzione di idrogeno pulito e di altre tecnologie che si basano sulla CCUS.
Per i Paesi che non hanno ancora introdotto mercati del carbonio a conformità obbligatoria, "i mercati volontari del carbonio rappresentano un primo passo per affrontare le sfide climatiche sia nazionali che internazionali", si legge nel rapporto. "I Paesi e le imprese possono passare ai mercati di conformità o utilizzare i mercati volontari del carbonio per ottenere un effetto equivalente, a seconda delle prestazioni e delle circostanze", aggiunge il documento.
Il Segretario Generale dell’IEF McMonigle ha esortato i governi a finalizzare l'accordo sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, che fornisce un quadro di riferimento per i Paesi per lo scambio di crediti di carbonio a livello internazionale e viene considerato fondamentale per raggiungere gli obiettivi nazionali di emissione. "L'accordo sull'articolo 6 è fondamentale per liberare il potenziale dei mercati internazionali del carbonio e speriamo di vedere ulteriori progressi alla COP29 in Azerbaigian", ha dichiarato.