ISPRA: -21% gas serra dal 1990, ma in crescita da due anni

14 mag 2024
Nonostante i risultati positivi complessivi, le emissioni di gas serra in Italia continuano a crescere negli ultimi due anni, raggiungendo nel 2022 un totale di 413 milioni di tonnellate di CO2 equivalente

E’ in diminuzione il trend delle emissioni di gas serra che, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio, nel 2022 ha segnano un - 21% dal 1990.  E' quanto emerge dall'ultima edizione della pubblicazione ISPRA “Le emissioni di gas serra in Italia. Obiettivi di riduzione al 2030”. 

Nonostante i risultati positivi complessivi, le emissioni di gas serra in Italia continuano a crescere negli ultimi due anni, raggiungendo nel 2022 un totale di 413 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (+0.4% rispetto al 2021). L'aumento - si legge nella nota - è principalmente attribuibile al settore dei trasporti, il quale rappresenta oltre il 90% delle emissioni e registra un aumento del +5% rispetto all'anno precedente. Questo trend di crescita nel settore dei trasporti è in corso dal 1990 e ha superato il 7%, mentre gli altri settori economici hanno registrato riduzioni significative delle emissioni, ad eccezione dei rifiuti, che costituiscono circa il 5% del totale nazionale.

I settori della produzione di energia (23%), residenziale (18%), e dell'industria manifatturiera (13%) contribuiscono, insieme ai trasporti (26% del totale nazionale), a circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti nel periodo considerato.

Per quanto riguarda gli obiettivi nazionali stabiliti dal regolamento Effort Sharing, che prevede una riduzione del 43.7% rispetto al 2005 delle emissioni prodotte da trasporti, residenziale (riscaldamento degli edifici), agricoltura, rifiuti e industria non-Emission Trading System - ETS, la mancata diminuzione delle emissioni di trasporti e del residenziale ha portato a un progressivo avvicinamento dei livelli emissivi italiani ai tetti massimi consentiti, fino al loro superamento registrato sia nel 2021 (4,6 MtCO2 equivalente) che nel 2022 (5,5 MtCO2 eq).

L'Italia - si legge nella nota - ha sempre rispettato gli obiettivi di riduzione assegnati nei periodi precedenti, grazie all'adozione di politiche e misure di mitigazione, nonché alle diverse crisi economiche del 2008 e del 2013 connesse alle dinamiche economiche globali. Le riduzioni di emissioni richieste per il periodo 2013-2020 sono state non solo raggiunte, ma ampiamente superate, con un "overachievement" totale in termini di riduzione di 190 MtCO2eq.

Le stime preliminari del 2023 indicano un calo delle emissioni totali di circa 26 MtCO2eq (-6.2% del totale), ma segnalano anche il superamento del limite consentito per lo stesso anno (12,9 MtCO2eq). Il risultato è principalmente dovuto all'assenza di riduzione delle emissioni di gas serra provenienti dai trasporti stradali, che procedono costanti sui livelli emissivi elevati del 2014, portando quindi al superamento del tetto massimo, nonostante le direttive europee.

Valori di riduzioni dei settori economici dal 1990

Le pubblicazioni sono disponibili al seguente link.