Nel corso del 2023, i 70 fontanelli hanno evitato l'uso di 715 tonnellate di plastica e l'emissione equivalente di 1640 tonnellate di CO2
Ogni anno circa 11 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani, e se si considerano anche fiumi e laghi, questa stima sale a 23 milioni di tonnellate. L’unico modo per contrastare l'inquinamento è diffondere sempre di più comportamenti virtuosi. È proprio ciò che sta cercando di fare Acque, il gestore idrico del Basso Valdarno, con il progetto dei fontanelli.
I fontanelli - spiega Acque in una nota - sono impianti posizionati in luoghi pubblici facilmente accessibili, che forniscono gratuitamente acqua di rete normale - la stessa che si utilizza nelle case - ma resa immediatamente più piacevole dal punto di vista del gusto grazie a un sistema di filtraggio che elimina il cloro. Uno degli obiettivi principali del progetto avviato nel 2007 da Acque, insieme all'Autorità Idrica Toscana e alle amministrazioni comunali del territorio, si legge nella nota, è di contribuire alla riduzione dei rifiuti: meno plastica, meno consumo energetico, meno inquinamento.
Nel corso del 2023, i 70 fontanelli del Basso Valdarno hanno distribuito quasi 27 milioni di litri d'acqua (precisamente 26 milioni e 700mila litri), evitando così l'uso di 715 tonnellate di plastica e l'emissione equivalente di 1640 tonnellate di CO2, che altrimenti sarebbero state prodotte durante il processo di produzione delle bottiglie monouso, si legge nella nota.
Inoltre, i fontanelli mirano anche a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della conservazione delle risorse idriche, combattendo lo spreco, e offrono alle famiglie opportunità concrete di risparmio economico: nel solo 2023, rispetto all'acquisto di acqua in bottiglia, i cittadini che hanno utilizzato gli impianti di Acque hanno ottenuto un risparmio totale di 5,6 milioni di euro, evidenzia la nota. Inoltre, i fontanelli contribuiscono ad aumentare il consumo di acqua di rete erogata direttamente dai rubinetti domestici:
“L’acqua erogata dai fontanelli è la stessa distribuita dall’acquedotto: berla è a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti e a chilometro zero. L’acqua di rubinetto è sicura e controllata, poiché sottoposta a decine di analisi quotidiane. E per di più, è anche “trasparente”: su acque.net, nella sezione “Acqua di casa tua”, sono riportate le caratteristiche chimico-fisiche della risorsa erogata in ciascun impianto e, punto per punto, sull’intera rete idrica”, ha dichiarato Simone Millozzi, presidente di Acque.