Nella seconda metà del 2023, sostiene l'ANBI, la Sicilia ha vissuto la sua stagione più arida degli ultimi cento anni
“Nessun programma di sviluppo dell’area mediterranea può prescindere dalla disponibilità d’acqua”. È quanto afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’ANBI, di fronte a quanto sta accadendo in Sicilia, Sardegna, Italia Meridionale e negli altri Paesi affacciati sul “mare nostrum” (Nord Africa, Sud della Francia e della Spagna), dove le riserve idriche si stanno rapidamente esaurendo.
Attualmente, si legge nella nota dell’ANBI, nelle due isole italiane principali, le autorità e gli enti competenti si trovano già ad adottare restrizioni sull'uso dell'acqua, anche se in pieno inverno. Nella seconda metà del 2023 la Sicilia ha vissuto la sua stagione più arida degli ultimi cento anni: tra settembre e dicembre, si è registrato un ammanco complessivo di circa 220 millimetri di pioggia. Solo nell'ultimo mese dell'anno, alcune località tra le province di Enna e Catania hanno registrato deficit di precipitazioni fino al 96%, con una media del -81,5% sull'intera provincia di Enna e -80% in media nella provincia di Catania.
La situazione degli invasi in Sicilia – evidenzia la nota – è preoccupante, poiché la capacità di stoccaggio è limitata dall'accumulo di sedimenti sui fondali, che si stima occupi fino al 40% della capacità totale. Questa condizione impedisce loro di svolgere appieno il ruolo di mitigazione delle piene e di riserva d'acqua.
La situazione degli invasi in Sardegna è altrettanto preoccupante: alcuni di essi hanno raggiunto i minimi storici degli ultimi 25 anni in termini di volumi d'acqua immagazzinati, si legge nella nota. Complessivamente, nei bacini manca oltre il 50% dell'acqua che potrebbe essere trattenuta. Un esempio emblematico della gravità della situazione è il distretto di Posada, dove è stato vietato l'uso dell'irrigazione per garantire l'approvvigionamento di acqua potabile.
“Sempre più forte emerge l’esigenza di ottimizzare l’uso della risorsa idrica attraverso l’efficientamento della rete idraulica del Paese e la realizzazione di nuove infrastrutture capaci di trattenere una maggiore quantità d’acqua sul territorio per utilizzarla nei momenti di bisogno” ha dichiarato Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
Secondo il report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, le aree interessate da carenza d’acqua e anomalie termiche, che si estendono da Cagliari a Trento, stanno aumentando durante questo inverno anomalo.