Il programma Ue Interreg Ipa Adrion prevede la cooperazione e lo scambio di buone pratiche tra Adriatico e Ionio per aumentare la resilienza idrica.
Al via il progetto internazionale Aqua, cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il programma Interreg Ipa Adrion, che coinvolge utility ed enti pubblici di Paesi che si affacciano sui mari Adriatico e Ionio.
A dare il via all'iniziativa è il lead partner Acquedotto Pugliese (AQP), in occasione del primo incontro tenutosi nel Palazzo dell’Acqua di Bari con i rappresentanti di Albania, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia.
"Secondo il recente studio che abbiamo realizzato con Ambrosetti l’area del Mediterraneo è esposta a un livello di stress idrico molto elevato, di 207 punti al di sopra della media mondiale. Entro il 2050 assisteremo ad un impoverimento idrico di oltre il 75% e contemporaneamente a un aumento dei prelievi di acqua potabile del 30% rispetto ai valori attuali. Non possiamo ignorare questi dati, al contrario ne facciamo una bussola per orientare i nostri lavori in stretta collaborazione con i Paesi del bacino del Mediterraneo", spiega Francesca Portincasa, direttrice generale di AQP.
Il progetto, si legge in una nota di AQP, affronta sfide cruciali quali la scarsità idrica, i problemi legati alla qualità dell’acqua e gli effetti devastanti delle inondazioni, fenomeni che richiedono approcci integrati e una stretta cooperazione tra i servizi di protezione civile e ambientale. A questo scopo, continua la nota, Aqua promuove la condivisione di best practice e la creazione di soluzioni scalabili, rafforzando la capacità della regione Adriatico-Ionica di adattarsi ai cambiamenti climatici e di contenere i rischi legati ai fenomeni naturali estremi.
Oltre ad AQP, si legge, il progetto coinvolge in Italia la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC). Partecipano inoltre la Slovenia, rappresentata dalla Public Company Vodovod Kanalizacija Snaga, la Grecia, con l’azienda municipale di approvvigionamento idrico e fognario della città di Artas, l’Albania, attraverso la Water And Sewerage Utility di Tirana, il Montenegro, rappresentato dall’Acquedotto regionale per la costa montenegrina, e la Serbia, con l’amministrazione comunale della Città di Belgrado.
L’Interreg si avvarrà per circa 1,4 milioni di euro di fondi dell’Unione Europea.