Entro giugno altri quattro impianti di AQP seguiranno la stessa direzione: attualmente contribuiscono con circa 600.000 metri cubi di acqua all'anno all'agricoltura
La Puglia ha i primi due Piani di gestione per il riutilizzo delle acque, elaborati da Acquedotto Pugliese (AQP): uno per il depuratore di Corsano (Lecce) ed uno per quello di Fasano-Forcatelle (Brindisi). Entrambi forniscono acque trattate utilizzate per l'irrigazione di diverse coltivazioni agricole, inclusi ortaggi e uliveti.
Entro il mese di giugno, si legge in una nota, altri quattro impianti di AQP seguiranno la stessa direzione, impianti che attualmente contribuiscono con circa 600.000 metri cubi di acqua all'anno all'agricoltura: Castellana Grotte (Bari), Acquaviva delle Fonti (Bari), Ostuni (Brindisi) e Gallipoli (Lecce).
“Il varo dei due Piani conferma che la Puglia è all’avanguardia nella depurazione. Il riuso è fondamentale contro siccità e scarsità idrica. Gestiamo 185 impianti nell’ATO più esteso d’Italia con livelli di efficienza ed efficacia che ci consentono di recuperare un’acqua ottima per l’agricoltura. Fra questi, 15 impianti sono già adeguati all’utilizzo di acqua affinata per usi irrigui ed entro il 2027 lo saranno altri 42. Sommati ai 6 già in esercizio, in pochi anni avremo 63 depuratori dotati di impianti di affinamento, oltre un terzo del totale. Più acqua depurata buona diamo all’agricoltura, meno prelievo ci sarà dagli invasi per usi irrigui. Tutto questo andrà a vantaggio del potabile e ridurrà i rischi di crisi idriche”, ha dichiarato Francesca Portincasa, direttrice generale di AQP.
I Piani di gestione per il riutilizzo delle acque sono previsti dal Regolamento UE 741/2020 e sono stati inoltre recepiti e resi urgenti dal decreto Siccità. Questa recente normativa, si legge nella nota, semplifica e incoraggia l'opportunità di riutilizzare le acque trattate, basandosi sull'approccio della valutazione e gestione del rischio.
“Abbiamo incrociato la valutazione qualitativa sui rischi richiesta dalla normativa a una quantitativa basata sulla qualità delle acque negli ultimi tre anni. Questo metodo quali-quantitativo dà ancora più efficacia al nostro Piano poiché, attraverso l’analisi statistica, incrementa l’azione di previsione e prevenzione”, ha dichiarato il direttore Laboratori e controllo igienico sanitario di AQP, Pier Paolo Abis.
L'economia circolare – si legge nella nota – costituisce una delle tre priorità delineate nel Piano Strategico 2022-2026 di Acquedotto Pugliese, il quale prevede investimenti per un ammontare di 213 milioni di euro. Oltre al riutilizzo dell'acqua depurata in ambito agricolo, AQP si dedica al ciclo dei fanghi, assicurando che la quasi totalità di essi, provenienti dai 185 depuratori gestiti, venga destinata a impianti di compostaggio per essere successivamente reintegrata nell'agricoltura. Con iniziative sperimentali, come la produzione di biocarburanti, e progetti già avviati, quali la cogenerazione elettrica da biogas, "i fanghi di depurazione stanno assumendo sempre più il ruolo di una preziosa risorsa", conclude la nota.