Idrico, AQP: piano per sostenibilità, meno consumi e più autoproduzione

13 mag 2024
Entro il 2026 il gestore del servizio idrico integrato pugliese prevede di raggiunge i 91 GWh di autoproduzione

Ridurre i consumi energetici e incrementare l’autoproduzione di rinnovabili del gestore del servizio idrico integrato in Puglia, da 33mila chilometri di reti e 490 GWh all’anno di consumi energetici, digitalizzare le reti e valorizzare i fanghi di depurazione. Sono gli obiettivi della roadmap di AQP, che prevede 91 GWh di autoproduzione rinnovabile entro il 2026 e che è stata discussa nell’Università del Salento, a Lecce, durante il convegno “Sostenibilità energetica e ambientale: il ruolo dell’acqua”.

È il secondo appuntamento dopo quello di Foggia, spiega la nota di AQP, del tour “AQP motore dell’economia” organizzato dall’Accademia Pugliese delle Scienze in collaborazione con Acquedotto Pugliese.

“Dal 2021 al 2023 abbiamo ridotto di oltre 42 GWh i nostri consumi energetici e negli ultimi 5 anni abbiamo raddoppiato la produzione da fonti rinnovabili, arrivando a 11,6 GWh. Un impegno testimoniato dalla certificazione UNI ISO 50001:2018 sull’efficienza energetica. Il lavoro continua, tra impianti fotovoltaici, idroelettrici e a biogas. Sono iniziative tra l’altro coerenti con l’orientamento europeo in materia di gestione delle acque reflue secondo cui entro il 2040 gli impianti di trattamento dovranno diventare energeticamente neutri, ovvero produrre tutta l’energia consumata da fonte rinnovabile”, ha spiegato Domenico Laforgia, presidente di AQP.

Un percorso di transizione energetica che vede un confronto continuo fra Acquedotto Pugliese e il mondo accademico, come sottolineato dal rettore di Unisalento, Fabio Pollice: “La collaborazione con le imprese è fondamentale e ha il duplice vantaggio, da un lato, di orientare e rendere più pragmatica e finalizzata la ricerca universitaria, e, dall'altro, di supportare la competitività degli attori economici promuovendone innovazione e sostenibilità. Siamo lieti di dare un contributo alla transizione ecologica di una realtà così determinante per il nostro tessuto economico-produttivo e per il benessere attuale e prospettico dell'intera comunità”.