15 interventi individuati, che consentiranno di ridurre la pressione di oltre 5 milioni di m3/anno.
Un piano di interventi da 60 milioni di euro per tutelare le risorse idriche e proteggere gli ecosistemi dei laghi di Albano e Nemi, ridurre le perdite e migliorare l’efficienza delle infrastrutture idriche del territorio.
È quello presentato dall’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appenino Centrale (AUBAC) nel corso di una recente conferenza stampa, durante la quale sono stati illustrati anche i risultati raggiunti a seguito dell'istituzione del Tavolo Tecnico lo stesso gennaio.
Alla presenza dell’Assessore Regione Lazio Manuela Rinaldi, dei sindaci di Nemi e Castel Gandolfo Alberto Bertucci e Alberto De Angelis, del DG di Acea Ato2 Marco Salis e di quello di ANBI Massimo Gargano, il Segretario generale Marco Casini di AUBAC ha delineato lo scenario generale del distretto idrografico e le problematiche conseguenti l’aumento delle temperature e la variazione del regime delle precipitazioni.
“Per l’effetto congiunto di fenomeni climatici come l'aumento delle temperature, e ambientali come l’aumento della popolazione, da molti anni il livello dell'acqua dei laghi di Albano e Nemi è in progressivo calo, con un fenomeno osservabile da tutti. È già accaduto ma in questa occasione il Tavolo Tecnico riunisce e coordina tutti i soggetti, affinché si possano fornire risposte di tipo preventivo, in un’ottica di lungo periodo a tutela sia dei due bacini, ma anche delle falde sottostanti e di tutta la popolazione”, afferma Marco Casini, Segretario generale dell’AUBAC.
Nel dettaglio, il Piano di AUBAC prevede 15 interventi prioritari che in un arco di 24-36 mesi dal loro finanziamento consentiranno di recuperare oltre 5 milioni di metri cubi all’anno di risorsa idrica. L’Autorità ha già inserito questi progetti nei programmi di finanziamento ministeriali al fine di poter reperire le prime risorse già a partire dal 2025.