
L'appalto in corso per la gestione dei depuratori scadrà nel 2026 e prevede il rinnovo per altri 4 anni, ma il Consiglio ha avviato un piano di internalizzazione che porterà alla gestione “in casa” dell’intero settore.
Al via una profonda trasformazione dei settori chiave di Abbanoa: internalizzazione del settore depurazione, ora affidato a imprese esterne, nuove squadre di pronto intervento per i lavori nelle reti idriche e riorganizzazione delle progettazioni.
Il Consiglio d’Amministrazione, guidato dal presidente Giuseppe Sardu assieme ai consiglieri Anna Maria Busia e Cristiano Camilleri, ha infatti approvato una serie di delibere destinate a modificare l’operatività dell’azienda.
“Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo sottolineato la necessità di un cambio radicale in alcuni settori chiave dell’Azienda, anche in vista del rinnovo della convenzione d’affidamento, di una maggiore operatività negli interventi di manutenzione e della creazione di professionalità all’interno di Abbanoa che si occupassero delle progettazioni legate agli investimenti”, spiega Giuseppe Sardu, presidente di Abbanoa.
Nel dettaglio, si legge in una nota dell’azienda, sono 360 i depuratori in concessione ad Abbanoa più circa 900 impianti di sollevamento fognario, la cui conduzione e manutenzione è stata affidata, fin dalla nascita, a imprese esterne. L’appalto in corso, continua la nota, è diviso in cinque lotti per aree territoriali e ha un valore complessivo di quasi 255 milioni di euro per gli ultimi cinque anni: la scadenza di questo appalto è fissata per il 2026 e prevedeva un’opzione di rinnovo per ulteriori 4 anni, ma il Consiglio ha dato mandato agli uffici di avviare un piano di internalizzazione che porterà alla gestione “in casa” dell’intero settore.
Massima priorità, si legge, anche al potenziamento delle manutenzioni delle reti, altra attività attualmente affidata per intero a imprese esterne. A queste, spiega Abbanoa, si aggiungeranno delle squadre interne di Abbanoa: si parte con il Distretto di Nuoro, che sarà anche la sede del nuovo reparto operativo, dove negli ultimi mesi è emersa maggiormente la necessità di aumentare gli interventi. Verranno attivate 3 o 4 squadre a seconda delle necessità: successivamente si estenderà il servizio negli altri Distretti.
L’obiettivo, si apprende, è creare una nuova unità operativa “Lavori” all’interno di Abbanoa, che via via potrebbe estendersi anche alla gestione dei mezzi pesanti e degli altri impianti mobili come i generatori di corrente elettrica. Un’ulteriore struttura, fa sapere l’azienda, denominata “Facility management” si occuperà della gestione delle strutture non industriali (uffici, magazzini e spazi commerciali) in un’ottica di razionalizzazione degli spazi e sedi aziendali e riduzione dei costi di locazione.
Ultima novità annunciata da Abbanoa è che a capo delle nuove unità ci sarà una Direzione tecnica, prevista nell’organizzazione aziendale ma mai attuata, che dovrà occuparsi anche del potenziamento degli investimenti, oggi frammentati tra più uffici o progetti speciali: se ne occuperà la nuova struttura di “Ingegneria” formata da professionisti e risorse di elevata specializzazione, come ingegneri, data scientist, cartografi specializzati nei sistemi informatizzati “Gis” e modellizzatori dei sistemi idraulici.