In collaborazione con partner come l'Istituto Superiore di Sanità, la Fondazione Lombardia per l'Ambiente e l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
L'acqua è una “risorsa essenziale per la salute umana e per l'ambiente, e sta diventando sempre più cruciale anche nei delicati equilibri socio-economici del territorio. Assicurare la difesa e il miglioramento della risorsa idrica, controllando regolarmente il rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente, diventa fondamentale per adottare politiche corrette che mirano a proteggere le nostre acque e la nostra salute”. È quanto afferma l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po in una nota, che per questo motivo ha deciso di avviare una ricerca scientifica approfondita in collaborazione con partner come l'Istituto Superiore di Sanità, la Fondazione Lombardia per l'Ambiente e l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. La ricerca mira a monitorare la presenza e le quantità di contaminanti emergenti.
Il team responsabile del progetto di ricerca, denominato "AQuaPo", concentrerà la propria attenzione sui punti di confluenza del fiume Po con i suoi principali affluenti, tra cui Lambro, Adda, Ticino, Tanaro, Oglio, Mincio e Secchia, oltre a effettuare campionamenti nelle aree del Delta, sia sul lato veneto che emiliano romagnolo. I campionamenti per la stagione invernale – si legge nella nota - inizieranno nei prossimi giorni, quando i livelli di portata saranno più idonei per condurre le operazioni di campionamento.
La presentazione del lancio del progetto "AQuaPo" si è svolta nei giorni scorsi presso il Porto di Cremona, durante una conferenza stampa moderata dal giornalista Andrea Gavazzoli. Gli interventi sono stati tenuti dal Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Alessandro Bratti, dal Direttore del Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque dell'Istituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini, dal direttore della Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Fabrizio Piccarolo, e dalla Capo del Laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali del Dipartimento Ambiente e Salute dell'Istituto Mario Negri, Sara Castiglioni.
L’elaborazione dei dati che emergeranno dai campionamenti consentirà la comunicazione dei risultati del progetto di ricerca nel 2025, si legge nella nota.