Approvato all'unanimità il nuovo Piano Industriale che prevede la risoluzione delle infrazioni, la riduzione delle perdite e il ripristino di pozzi e reti.
Oltre 306 milioni di euro di investimenti fino al 2035, con una media di 25 milioni annui. È quanto prevede il nuovo Piano Industriale di Alfa, gestore del Servizio Idrico Integrato della provincia di Varese.
La priorità, si legge in una nota dell'azienda, è la risoluzione delle infrazioni comunitarie, sia a tutela dell’ambiente, sia per evitare pesanti sanzioni che graverebbero sui conti pubblici: nello specifico, la spesa sarà di quasi 75 milioni e riguarderà i revamping dei depuratori di Cairate, Varese, Pravaccio, Olgiate Olona, Luino e Sesto Calende.
Inoltre, continua la nota, grazie ai fondi ottenuti attraverso il PNRR e ad altri 8 milioni messi a disposizione dalla stessa Alfa, circa 35 milioni verranno impiegati per la riduzione delle perdite sugli acquedotti, in particolare con la distrettualizzazione delle reti e l'installazione dei cosiddetti “contatori intelligenti”.
Più di 7 milioni di investimenti, infine, sono previsti per far fronte a possibili nuovi periodi siccitosi, privilegiando le interconnessioni tra reti comunali e il ripristino di pozzi dismessi, opere utili, si legge, per la gestione della risorsa acqua anche in condizioni “normali”.
"Alfa è ormai una realtà consolidata con tutte le carte in regola per confrontarsi con le aziende (non solo pubbliche) che vantano i più elevati standard di efficienza. Basti pensare all’aumento dei costi energetici, senza i quali oggi avremmo a disposizione ben 40 milioni in più da investire. Crediamo sia indispensabile mettere a regime il sistema idrico integrato della provincia, avvalendoci delle più moderne tecnologie, delle collaborazioni (come quella con il Gruppo CAP) e delle sinergie possibili", ha affermato Paolo Mazzucchelli, presidente di Alfa.