
La nuova infrastruttura ridurrà le malattie causate dalle acque reflue non trattate e promuoverà l'economia circolare nel territorio fornendo una nuova fonte d'acqua per uso agricolo e/o industriale.
Un contratto per progettare, finanziare, costruire, gestire ed occuparsi della manutenzione di un sistema di trattamento delle acque reflue nella provincia di Chincha, in Perù.
Ad aggiudicarselo è Aqualia, che in qualità di vincitrice del progetto, si legge in una nota dell'azienda, realizzerà e gestirà circa 21 chilometri di reti principali di raccolta e di consegna, una stazione di pompaggio, gli impianti di trattamento delle acque reflue compresi nel progetto e 7,7 chilometri di linee per lo smaltimento finale delle acque trattate.
L'obiettivo principale del progetto, continua la nota, è quello di fornire un trattamento e un approvvigionamento adeguati delle acque reflue generate in sette distretti della provincia, ovvero Chincha Alta, Chincha Baja, Grocio Prado, Pueblo Nuevo, Alto Larán, Sunampe e Tambo de Mora.
La durata della concessione è di 24 anni complessivi, di cui i primi quattro per progettazione, finanziamento e costruzione, i restanti venti per esercizio e manutenzione.
La nuova infrastruttura, spiega Aqualia, ridurrà le malattie causate dalle acque reflue non trattate, migliorando la salute pubblica e la qualità della vita degli abitanti, ed eviterà la contaminazione dei corpi idrici eliminando l’impatto ambientale negativo. Inoltre, si legge, il progetto promuoverà l’economia circolare nel territorio , poiché il riutilizzo delle acque trattate fornirà una nuova fonte d’acqua per uso agricolo e/o industriale in un’area che attualmente soffre di un notevole stress idrico.