Il Ministro alla presentazione del progetto “Anello Acquedottistico Antisismico dei Sibillini”
“Nella sfida dell’adattamento bisogna guardare alla corretta gestione della risorsa idrica: dobbiamo mettere ordine al sistema attraverso il Servizio Idrico Integrato, riducendo il numero dei gestori dai quasi tremila a un numero più ragionevole, che abbiano forza finanziaria, ma anche conoscenze e struttura per programmare, valorizzando poi ‘best practice’ come l’Anello dei Sibillini, un modello di adattamento che garantisce settecentomila abitanti e metà Regione”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo ad Ancona all’iniziativa di presentazione del progetto Anello Acquedottistico Antisismico dei Sibillini.
Presenti alla tavola rotonda, si legge nella nota, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Guido Castelli, il parlamentare Francesco Battistoni, l’assessore all’Ambiente delle Marche Stefano Aguzzi, il responsabile del procedimento dell’“Anello dei Sibillini” Carlo Ianni.
“Sono quarant’anni che non facciamo dighe, raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana contro il 37% della Spagna, abbiamo ancora molta irrigazione a scorrimento mentre utilizziamo solo il 4% dei reflui trattati. Con il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, abbiamo fatto una mappatura completa, un elenco di 361 azioni rispetto allo scenario attuale, che ha un numero enorme di criticità. Bisogna agire secondo una scala di priorità, mettere la parte finanziaria e fare le opere: il problema non sono i soldi, ma essere pronti con progetti, idee chiare e il coraggio dei governi. Su questo, il progetto dell’Anello dei Sibillini è un esempio da portare ovunque”, ha detto il Ministro.