Il nuovo comparto di essiccamento fanghi, finanziato dal PNRR per 3,5 milioni di euro, consente di smaltire meglio i residui
Entro la fine di agosto, nell’area in cui sorge il depuratore di Cremona, sarà ultimato il nuovo comparto di essiccamento fanghi di Padania Acque. L'opera riduce drasticamente l'impatto ambientale dei residui del processo di depurazione, diminuendo la quantità di fanghi prodotta tramite un trattamento termico a bassa temperatura.
L'intervento è stato reso possibile grazie al significativo stanziamento economico assegnato all’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona, ente di pianificazione, regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato locale, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. In qualità di gestore unico dell'idrico cremonese, alla società Padania Acque è stato riconosciuto, mediante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un contributo a fondo perduto di 3,5 milioni di euro, su un investimento complessivo di circa 4,1 milioni di euro.
Nel 2023 Padania Acque ha smaltito all’incirca 4.500 tonnellate di fanghi, con un costo che ammonta a circa 800mila euro. L’obiettivo è di abbattere la produzione dei fanghi fino a 1.500 tonnellate all’anno da smaltire con un conseguente risparmio economico e di trasporto su gomma, riducendo così le emissioni di anidride carbonica. La tecnologia adottata prevede inoltre una totale assenza di emissioni in atmosfera, in quanto la parte evaporata dal processo viene sottoposta a condensazione e inviata in testa al depuratore per le successive fasi di trattamento.
Nel dettaglio, il nuovo comparto, costituito da tre locali per una superficie di circa 430 m2, consente di ottimizzare la gestione dei fanghi del depuratore attraverso 5 nuovi essiccatori con capacità di trattamento pari a 5.000 tonnellate all’anno e l’installazione di una seconda centrifuga per la disidratazione dei residui di processo provenienti dal comparto di digestione anaerobica, con una rilevante diminuzione del rifiuto sia in peso che in volume.
La realizzazione del progetto, inserito nel Piano d’Ambito 2020-2023, rientra nel piano di sviluppo sostenibile ed energetico “Cremona 20/30” promosso dal Comune di Cremona che, oltre a Padania Acque, coinvolge anche il Gruppo A2A e AEM Cremona nello sviluppo di un sistema integrato di economia circolare e di rigenerazione ambientale ed energetica.