Tra i compiti del laboratorio vi è l'affrontare questioni emergenti come il riconoscimento delle microplastiche fino a 10 micron e l'individuazione di nuovi inquinanti
Nuovo laboratorio di analisi del servizio idrico integrato di via Orlanda a Mestre. È quanto comunicano la città di Venezia e Veritas in una nota, spiegando che l'inaugurazione è avvenuta nei giorni scorsi, alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, del presidente di Veritas Marco Bordignon e del direttore generale Andrea Razzini.
“Il laboratorio di Veritas è una struttura all’avanguardia, accreditata secondo la norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17025, classificato a livello di biosicurezza BSL-2, che garantisce quindi il totale contenimento del rischio biologico e chimico. All’interno vi operano 43 tecnici specializzati del Servizio Idrico Integrato, quotidianamente impegnati per assicurare l'ottima qualità dell'acqua erogata da Veritas Spa attraverso l'acquedotto pubblico”, ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro.
Il laboratorio – si legge nella nota - fornisce analisi e controlli sulle acque anche per numerose aziende appartenenti al consorzio Viveracqua, all'interno della rete ViveracquaLab. Tra i compiti del laboratorio vi è l'affrontare questioni emergenti come il riconoscimento delle microplastiche fino a 10 micron e l'individuazione di nuovi inquinanti. Secondo quanto spiegato dal direttore della struttura, Stefano Della Sala, il laboratorio analizza ogni anno oltre un milione di parametri su più di 50 mila campioni.
Il laboratorio ha finora ricevuto circa 800 campioni prelevati in vari punti dell'acquedotto pubblico, su cui sono state condotte oltre 12 mila analisi di singoli composti fluorurati. Fino all'entrata in vigore del decreto legislativo 18/2023, Veritas monitorava 15 composti, mentre attualmente ne controlla 24.
Inoltre, si legge nella nota, il laboratorio svolge attività di ricerca in collaborazione con il Cnr e l'Istituto Superiore di Sanità, concentrando particolare attenzione sull'analisi e la verifica di inquinanti emergenti, altri componenti chimici e la presenza di virus, farmaci e sostanze d'abuso, su incarico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Il laboratorio, già quasi in piena attività, si trova all’interno del nuovo edificio a tre piani circondato dal verde, a impatto energetico quasi zero e già certificato Leed (Leadership in energy and enviromental design, uno standard internazionale di costruzione e ristrutturazione per il controllo e il contenimento dei consumi e dell’impatto ambientale). L'edificio è stato realizzato con materiali sostenibili e in grado di assicurare risparmio energetico e idrico, riduzione delle emissioni di CO2 e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico di 70 kWp e colonnine per la ricarica di mezzi elettrici. Grazie all’impiego di materiali sostenibili a elevata efficienza energetica è inoltre possibile ridurre di oltre il 60%, rispetto ai minimi di legge, il consumo di energia primaria”, ha spiegato il direttore generale Andrea Razzini.