Insediati i quattro tavoli tecnici a supporto della Cabina di regia per l’emergenza idrica: Interventi prioritari, Risorse disponibili e proposte di rimodulazione, Monitoraggio e Semplificazione e proposte normative
Una delle cause della scarsità idrica è rappresentata dalla frammentazione di competenze amministrative e gestionali. E' quanto emerso durante la riunione della Cabina di regia per la crisi idrica, presieduta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a Palazzo Chigi.
Alla riunione, si legge in una nota di Palazzo Chigi, erano presenti anche il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, e il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, il Vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, in qualità di delegato dal presidente della Conferenza delle regioni e province autonome. Presente anche il Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, che ha presentato una relazione di aggiornamento.
La relazione propone azioni immediate, tra cui la creazione di bilanci idrici in tempo reale da parte degli Osservatori distrettuali permanenti, l'accelerazione delle nuove infrastrutture, la redazione di un Piano di adattamento al cambiamento climatico per affrontare la siccità, lo studio di una nuova governance per l'Approvvigionamento idrico primario e il coordinamento delle proiezioni climatiche da parte degli Enti meteo nazionali per una pianificazione efficace.
La severità idrica – si legge nella nota - si presenta in modo differenziato sul territorio nazionale, anche a causa dei cambiamenti climatici. Una ulteriore causa della scarsità idrica è rappresentata dalla frammentazione di competenze amministrative e gestionali.
I dati forniti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) indicano un miglioramento significativo nella riduzione delle perdite di rete, sebbene non ancora soddisfacente: si registra un aumento di circa il 14% per le perdite idriche lineari e quasi il 6% per le perdite idriche percentuali. Inoltre, si osserva un progresso positivo nei bilanci idrici, specialmente dopo l'istituzione degli Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici come organi dell'Autorità di bacino distrettuali.
Per quanto riguarda il Piano per interventi nelle infrastrutture idriche primarie per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, è stata presentata un'analisi preliminare delle proposte e una possibile strategia di lavoro, in seguito al bando emesso dal Ministero delle Infrastrutture: si contano 773 proposte inserite a sistema delle quali 562 ammesse, per un totale di valore economico di oltre 13,5 mld. di euro, con un cofinanziamento di 1,5 mld, prevalentemente da Reti di distribuzione.
Il MIT – si legge nella nota - prevede di completare entro il 25 del mese corrente la valutazione delle risorse disponibili e degli interventi in corso, per poi procedere alla preparazione del piano. Si sta valutando l'opportunità di condurre un'analisi multicriterio, considerando sia la fattibilità sia la rilevanza strategica dei progetti.
Durante la riunione è stato poi deciso di insediare i quattro tavoli tecnici a supporto della Cabina di regia: Interventi prioritari, Risorse disponibili e proposte di rimodulazione, Monitoraggio e Semplificazione e proposte normative.
È stato infine approvato l’affidamento al Commissario Dell’Acqua del coordinamento attuativo dei primi interventi finanziati su impulso della Cabina di regia, per complessivi 102 milioni di euro: Canale Regina Elena e diramatore Alto Novarese (Piemonte), Lago d’Idro (Lombardia), Adeguamento della barriera antisale alla Foce dell’Adige (Veneto), CER-Canale Emilia Romagna, Interconnessione per il riutilizzo dell’Impianto di depurazione di Fregene (Lazio).