Progetto ammesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai finanziamenti del PNRR (2,8 milioni di euro)
Creare una piattaforma intelligente di monitoraggio delle acque destinate al consumo umano, che riesca a indicare l’insorgere di eventuali anomalie in tempo reale e possa funzionare da sistema di allarme rapido in caso di imprevisti, per garantire la massima sicurezza per gli utenti e la gestione ottimale della risorsa da parte del gestore idrico. È questo l’obiettivo di “WICO”, che sta per “Water Quality Innovative COntrol by Artificial Intelligence”.
Acque ha preso parte al progetto insieme ad Archa, centro di ricerca privato e capofila del progetto, all’Istituto di Biofisica del CNR di Pisa, a Spindox, azienda del settore Information & Communication Technology, e a Dielectrick, che si occupa di sviluppo di sensoristica. WICO è stato ammesso dal Ministero ai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la Missione 4 (Istruzione e ricerca), per un totale di 2,8 milioni di euro, circa la metà rispetto all’investimento totale, pari a 5.9 milioni. Il progetto entrerà nel vivo nel 2024, con l’obiettivo di poter fornire risultati tangibili entro il 2026.
Si tratta di rendere possibile un controllo della qualità dell’acqua tramite una intelligenza artificiale. WICO si sviluppa nell’ambito di un altro progetto portato avanti dal gestore idrico del Basso Valdarno dal 2017: la realizzazione dei Piani di sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plan), che rendono ancora più sicura l’acqua di rubinetto, ridisegnando l’ambito dei controlli con un modello che si prende cura della risorsa dal punto di captazione all’utenza finale. Per far funzionare questo modello, è indispensabile individuare eventuali anomalie (dovute a guasti, incidenti, rotture, etc.), in tempo reale.