Grazie al monitoraggio, fa sapere ANBI, sarà possibile passare dalla semplice azione di una pompa al funzionamento di una macchina idrovora con retroazioni.
Sistemi informatici realizzati con l'Intelligenza Artificiale per il telecontrollo e l'automazione degli impianti idrici. Il Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara sta realizzando, in collaborazione con le società “Open1 Eco Tech” e “Incico”, uno studio di fattibilità per potenziare la prevenzione dei rischi, la manutenzione predittiva e la garanzia di continuità del servizio attraverso cybersecurity.
Sede della sperimentazione sarà l’impianto di Guagnino, in comune di Comacchio, che sarà dotato, tra l’altro, di un sistema di automazione e telecontrollo, nuovi motori elettrici in alternativa ai diesel, una fonte di energia rinnovabile (impianto fotovoltaico), un prototipo impiantistico per la progettazione dei futuri impianti.
“L’estremizzazione degli eventi meteo è passata da tendenza a normalità, richiedendo reazioni sempre più incisive, incrementando il livello delle già efficienti tecnologie attualmente in uso”, commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
Con un sistema di telecontrollo e grazie al monitoraggio, si legge in una nota di ANBI, sarà possibile passare dalla semplice azione di una pompa al funzionamento di una macchina idrovora con retroazioni (attuabile con l’uso del PLC - Controllore Logico Programmabile) permettendo, ad esempio, il controllo della velocità con cui il livello dell’acqua passa dal valore di arresto a quello di avvio oppure il controllo dei livelli idrici molto più a monte o molto più a valle dell’impianto.
Inoltre, continua la nota, si potrà controllare il funzionamento nelle ore di minor costo dell’energia, raccogliendo dati per l’ottimizzazione d’esercizio o la progettazione di nuovi impianti, migliorando l’efficienza nella gestione delle emergenze idrauliche, come siccità e rischio alluvionale.