Idrico, tribunale non sospende stop a depuratore Priolo Gargallo (Sicilia)

15 nov 2024
Il ministro Urso: "La decisione compromette il destino dei lavoratori e lo sviluppo dell'intera Regione".

Il tribunale del Riesame di Roma ha rimesso alla Corte Costituzionale in merito al divieto di prosecuzione dell'attività di conferimento al depuratore Ias (Industria Acqua Siracusana) di Priolo Gargallo da parte delle industrie locali, disposto dal Gip di Siracusa.

"Le determinazioni del tribunale, concentrandosi su questioni di competenza e non affrontando il merito, bloccano la prosecuzione delle attività del depuratore Ias. Una decisione gravissima che mina la stabilità e il futuro dell'intera area industriale", è il commento di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Il governo è intervenuto in precedenza con il decreto-legge 187/2022, stabilendo un percorso di 36 mesi per riportare i parametri emissivi entro i limiti previsti e attribuendo al tribunale di Roma la competenza per l'appello sui sequestri riguardanti aziende di interesse strategico nazionale, tra cui l'Isab che, insieme ad altri operatori industriali, convoglia i propri reflui industriali al depuratore di Priolo Gargallo, oggetto di sequestro giudiziario. 

Il Gip di Siracusa ha però rifiutato di applicare il decreto e ha recentemente disposto il divieto al conferimento dei reflui. In risposta, l'Avvocatura dello Stato ha presentato appello al tribunale del Riesame di Roma. L'ordinanza è attualmente in fase di pubblicazione in G.U. e la pronuncia della Corte costituzionale potrebbe non arrivare prima di sei mesi.