Idrogeno, OMV Petrom: due nuovi impianti da 55 MW

01 mar 2024
I contratti sono stati stipulati con il Ministero dell'Energia rumeno per un finanziamento massimo di 50 milioni di euro; l'investimento totale ammonta a circa 140 milioni di euro

OMV Petrom, produttore integrato di energia del sud-est europeo, ha firmato due contratti di finanziamento attraverso il PNRR, per la costruzione di due impianti di produzione di idrogeno verde con una capacità totale di 55 MW presso la raffineria di Petrobrazi. È quanto dichiara OMV Petrom in una nota.

I contratti sono stati stipulati con il Ministero dell'Energia rumeno per un finanziamento massimo di 50 milioni di euro; l'investimento totale ammonta a circa 140 milioni di euro. Il finanziamento – si legge nella nota - è stato garantito in seguito alla riapertura a luglio 2023 della chiamata competitiva per progetti che promuovono gli investimenti nell'idrogeno verde, inizialmente avviata nel 2022.

"Attraverso la nostra Strategia 2030, ci siamo impegnati a sostenere la transizione energetica in Romania e nella regione, con investimenti di circa 11 miliardi di euro entro la fine di questo decennio, di cui circa il 35% sosterrà progetti a basse emissioni e zero emissioni di carbonio. Abbiamo compiuto grandi progressi nei progetti di energie rinnovabili ed elettromobilità, e con questo progetto stiamo aggiungendo l'idrogeno al nostro portafoglio di progetti a basso impatto ambientale", ha dichiarato Christina Verchere, CEO di OMV Petrom.

I progetti consistono nella costruzione di due impianti di elettrolisi dell'acqua da 35 MW e 20 MW presso la raffineria di Petrobrazi. L'intero processo produttivo sarà alimentato da energia rinnovabile, quindi privo di carbonio, consentendo di classificare l'idrogeno ottenuto come idrogeno verde.

La produzione annuale prevista di idrogeno verde da entrambi i progetti è di circa 8 chilotoni. L'integrazione dell'idrogeno verde nei processi di produzione di carburanti sostenibili, come il carburante per l'aviazione e il biodiesel, porterà a una riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 70% rispetto ai carburanti tradizionali. Attualmente, si legge nella nota, i progetti si trovano nella fase di ingegneria, con l'obiettivo di raggiungere una decisione finale di investimento entro il 2024.