
I progetti coinvolgono sette realtà scientifiche del territorio. Inoltre, la Regione finanzierà con 5 mln l'assunzione nei prossimi tre anni di 26 nuovi ricercatori.
Oltre 320 milioni di fondi pubblici attratti in due anni nell'ambito della Strategia regionale per l'idrogeno: per dare impulso a questo percorso, fa sapere Regione Friuli Venezia Giulia in una nota, sono stati approvati dei provvedimenti normativi, investendo direttamente 40 milioni di euro di cui 11 milioni impiegati per realizzare cinque nuove infrastrutture di ricerca che coinvolgono sette realtà scientifiche.
Si tratta, continua la nota, delle iniziative portate avanti dalle Università di Trieste e Udine, dalla Sissa di Trieste, da Area Science Park, Sincrotrone, Ogs e Cnr-Iom: nel corso dell'evento di presentazione è emerso che, per creare un'economia basata sulla produzione, trasporto e stoccaggio dell'idrogeno, la Regione sta puntando anche sulla valorizzazione del capitale umano, motivo per cui finanzierà con 5 milioni di euro l'assunzione nei prossimi tre anni di 26 nuovi ricercatori.
Inoltre, si legge, è stato ribadito che sul tema dell'idrogeno l'Unione europea riconosce il ruolo chiave giocato dal Friuli Venezia Giulia dal 2021, a partire dal progetto transfrontaliero della Valle dell'idrogeno del Nord Adriatico che la Regione sta implementando in partnership con Slovenia e Croazia, coinvolgendo istituzioni, atenei, centri di ricerca del territorio e importanti imprese private.
In linea con gli obiettivi europei in questo settore, la Regione guarda inoltre con grande interesse allo sviluppo delle future reti di idrogenodotti in grado di creare un sempre più esteso e ramificato network di pipeline per il trasporto transnazionale di idrogeno.
Nel dettaglio, spiega la nota, "Fuse" è l'innovativa infrastruttura di ricerca sperimentale per identificare e modellizzare i potenziali siti di stoccaggio di idrogeno nel sottosuolo e i giacimenti naturali di idrogeno bianco, "I-Campus-H2" è impegnata nello studio avanzato dei materiali per lo sviluppo della filiera dell'idrogeno, accessibile sia alla comunità accademica sia all'industria attraverso una piattaforma online, e "H2SmartLab" vuole rendere più efficiente la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo dell'idrogeno rinnovabile, affiancando a questi processi un sistema di monitoraggio e gestione avanzato.
E ancora, E4H2 - Efficiency for Hydrogen" opera per rendere la filiera dell'idrogeno verde più efficiente e competitiva, mentre "Impact-H2" fa ricerca innovativa nel campo della decarbonizzazione di combustibili, della produzione di idrogeno verde e delle tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto di H2.