Idrogeno, una “carta europea” per lo sviluppo della filiera

24 lug 2024
H2IT e altre 23 associazioni del settore firmano la Cooperation Charter. Inviata alla Commissione Europea anche una lettera per stabilire i criteri di accesso ai finanziamenti dell'Hydrogen Bank

Una Cooperation Charter per promuovere l'uso dell'idrogeno e delle tecnologie connesse, fondamentali nel percorso verso la neutralità carbonica. È quanto firmato da 24 associazioni idrogeno europee lo scorso 14 maggio, in occasione del World Hydrogen Forum, organizzato da Hydrogen Europe. Tra i firmatari  anche H2IT – Associazione Italiana Idrogeno.

Il documento si inserisce nel solco tracciato dall’UE con il Net-Zero Industry Act, parte del Green Deal e recentemente approvato dal Parlamento Europeo, che tra i diversi obiettivi vede quello di soddisfare entro il 2030 almeno il 40% del fabbisogno annuale dell'UE di tecnologie a emissioni zero.

Oltre alla stessa Hydrogen Europe e ad H2IT, l'accordo è stato siglato anche dagli omologhi di Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina, Ungheria e UK.

Al fine di guidare e sostenere l'attuazione dell'agenda del Green Deal europeo, volta al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, le associazioni stimoleranno il supporto politico a livello nazionale, regionale ed europeo, essenziale per la creazione di un mercato più vasto per l'idrogeno pulito e lo sviluppo delle competenze necessarie. Verrà promossa, inoltre, l'effettiva integrazione della legislazione europea negli ordinamenti nazionali, al fine di favorire la nascita di un vero e proprio mercato europeo dell'idrogeno.

L’impegno delle associazioni si tradurrà anche nell’organizzazione e partecipazione a eventi nazionali e internazionali, inclusa l'annuale European Hydrogen Week. In più, le associazioni punteranno a stabilire alleanze con le camere di commercio e altre organizzazioni sul territorio e, attraverso social media e newsletter dedicate, forniranno aggiornamenti al pubblico e all'industria sullo sviluppo dei settori nazionali dell'idrogeno.

La strategia europea  fa leva, inoltre, sull’Hydrogen Bank, un programma di finanziamento e incentivi lanciato per accelerare lo sviluppo della filiera dell'idrogeno verde in Europa. Attraverso una lettera, le associazioni hanno ribadito l’importanza di stabilire un criterio di prequalificazione per gli elettrolizzatori utilizzati nei progetti che parteciperanno alla seconda asta da €1,2 miliardi, recentemente annunciata dalla Commissione Europea.

Nella prima asta, attraverso l’Hydrogen Bank sono stati stanziati quasi €720 milioni a finanziamento di 7 progetti vincitori. Alcune associazioni nazionali, tra cui H2IT, sottolineano la necessità di allineare l’Hydrogen Bank agli obiettivi del Green Deal Industrial Plan e del Net Zero Industry Act, sovvenzionando preferibilmente progetti che utilizzano elettrolizzatori prodotti nell'UE e con componenti chiave fabbricati in paesi che hanno firmato l’accordo sugli appalti pubblici (AAP).

“La Cooperation Charter mette nero su bianco ciò che in Italia perseguiamo da tempo: un'azione sinergica con istituzioni, imprese, professionisti e ricercatori per affermare l'idrogeno quale vettore imprescindibile per la decarbonizzazione”, ha dichiarato Alberto Dossi, Presidente di H2IT, che ha aggiunto: “L'iniziativa dell'Hydrogen Bank rappresenta certamente un'ottima notizia per la filiera e dimostra che l'UE crede realmente nel potenziale dell'idrogeno. Tuttavia, è essenziale che i criteri per la partecipazione alle aste permettano che i finanziamenti generino valore aggiunto in Europa.”