La Regione Liguria: delibera è “una pericolosa strumentalizzazione politica degli alunni delle scuole primarie e secondarie”; Cgil contro la Regione: “pericolosa deriva istituzionale che tende a non approvare alcun tipo di dissenso o voce fuori dal coro”
Scontro tra Regione Liguria e l'Istituto Comprensivo di Quiliano sul rigassificatore di Vado Ligure. I docenti dell'Istituto hanno infatti approvato una delibera contro il rigassificatore, che ha provocato la dura reazione della Regione.
“È con grande stupore che Regione Liguria apprende che nell'Istituto Comprensivo di Quiliano è in atto una pericolosa strumentalizzazione politica degli alunni delle scuole primarie e secondarie. Siamo di fronte a uno scenario che mai speravamo di dover affrontare: l'utilizzo delle scuole, e quindi dei bambini, per fare propaganda politica in merito a un progetto di importanza nazionale quale è il rigassificatore”, commenta la Regione Liguria che continua: “Un atto che riteniamo essere grave tanto quanto la decisione - presa all'insaputa di Ufficio Scolastico regionale, assessorato regionale all'Istruzione e non ultimo Ministero dell'Istruzione - di boicottare i percorsi di educazione ambientale, civica e alla salute promossi dall'ente regionale".
Pertanto la Regione Liguria ha annunciato che provvederà quanto prima a informare il ministro Valditara per chiedere chiarimenti e, successivamente, provvedimenti volti a “restituire alla scuola la totale libertà di apprendimento dei suoi studenti”.
“Massima solidarietà” viene invece espressa a tutto il Collegio Docenti e alla Dirigente Scolastica dell’Istituto dalla Cgil. “Il Collegio docenti si è espresso in base all’autonomia scolastica, in nome di valori riconosciuti dalla Costituzione Italiana, richiamati peraltro dai Piani dell’offerta formativa, in aderenza alle Indicazioni Nazionali della scuola pubblica, in coerenza con il rapporto prioritario con il territorio e la comunità educante, anche a livello istituzionale, esprimendo – nel pieno esercizio delle libertà democratiche – le finalità educative, senza alcuna strumentalizzazione”, commenta la Cgil Liguria e Savona e la Federazione Lavoratori della Conoscenza Liguria e Savona.
“Per contro la Regione Liguria, ha effettuato una vera e propria invasione di campo, ritenendo che la scuola pubblica, la scuola della Costituzione non possa esprimere, nel quadro della propria azione educativo-didattica, legittimamente il proprio dissenso al riguardo. Si tratta di una pericolosa deriva istituzionale che tende a non approvare
alcun tipo di dissenso o voce fuori dal coro”, conclude il sindacato.