Crisi idrica, ANBI: "Segnali positivi da Lazio e Campania ma mancano risorse per PNIISSI"

09 dic 2024
Da 20 a 33 i mln/euro in Lazio per manutenzione rete idraulica e impianti di bonifica. In provincia di Caserta al via ristrutturazione dell'impianto irriguo finanziato dalla Regione con circa 7,7 mln.

Mentre si aggrava la crisi idrica nel Mezzogiorno e nel Paese si continuano a consumare circa 20 ettari al giorno, danneggiando la capacità dei terreni di ricaricare le falde, arrivano segnali positivi arrivano dalle  Regioni Lazio e Campania. È quanto afferma in una nota l'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

"È doveroso sottolineare però che, a fronte dell’impegno delle Regioni, non c’è attualmente alcuna risorsa in Legge Finanziaria per il  Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, al cui principio programmatorio avevamo subito plaudito", evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.

La Regione Lazio, si legge nella nota, ha elevato da 20 a 33 i milioni di euro destinati, nel biennio 2025-2026, ai lavori di manutenzione della rete idraulica e dei canali, nonché agli impianti di bonifica, inserendo fra loro anche quelli per l’irrigazione. Nel Lazio, continua la nota, gli enti di bonifica ed irrigazione hanno competenza su oltre 1 milione e mezzo di ettari a servizio di  circa 310.000 consorziati. Le centrali idrovore sono circa 60, mentre oltre 10.000 sono i chilometri di canali ed un centinaio gli impianti irrigui.

A Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, il Consorzio di bonifica Volturno ha invece presentato il progetto di ristrutturazione, adeguamento ed ammodernamento dell’impianto irriguo nella zona orientale del comprensorio. Tale irrigazione collettiva, si legge, si inserisce in un più ampio programma di razionalizzazione e riorganizzazione di attuali schemi distributivi: l'intervento è finanziato dalla Regione Campania con circa 7,7 milioni di euro per conferire maggiore autonomia e resilienza al territorio.

"Grazie all' efficientamento organizzativo ed alle scelte operative della Regione per la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche tra cui gli invasi, i Consorzi di bonifica della Campania si pongono all'avanguardia nell'aumentare l’adattamento dei territori alla crisi climatica, forti anche della capacità di autoprodursi il 40% dell'energia rinnovabile necessaria, garantendo maggiore sicurezza all'economia agricola ed alle comunità", sottolinea Massimo Gargano, direttore generale di ANBI.