Articolo a cura di a cura di Alessio Samele Ufficio stampa CIB-Consorzio Italiano Biogas
Si è aperta una stagione strategica per lo sviluppo del settore del biogas e del biometano agricolo in Italia. I mesi che verranno vedranno l’implementazione di misure fondamentali per la filiera, con importanti ricadute per i prossimi anni. Le ripercussioni positive non saranno solo per il sistema economico e agricolo italiano, ma avranno un eco fondamentale anche per il futuro sostenibile e rinnovabile dell’Unione Europea, contribuendo al percorso di transizione ecologica avviato da Bruxelles.
Una delle novità significative per il settore è stata la firma del decreto pratiche ecologiche. L’annuncio è arrivato direttamente dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin dal palco di Biogas Italy, l’evento annuale del CIB-Consorzio Italiano Biogas. Questo provvedimento, che si aggiunge al decreto biometano del 15 settembre 2022 (per cui si è aperto da qualche giorno il quarto bando), si inserisce all’interno della misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Sviluppo del biometano, secondo criteri per promuovere l’economia circolare” ed è volto a promuovere nuove pratiche ecologiche nella produzione del biogas e in agricoltura e prevede investimenti per 193 milioni di euro, indirizzati per il 40% al sud e alle Regioni del Mezzogiorno, e la restante parte nel centro-nord.
In particolare, tra le misure attese e incentivate dal Decreto, la diffusione di pratiche ecologiche, quali: l’acquisto di sistemi per la minima lavorazione del suolo e sistemi innovativi a bassa emissività per la distribuzione del digestato, gli investimenti per migliorare la gestione complessiva di effluenti zootecnici e digestati e per ridurre le emissioni di ammoniaca e migliorare l’efficienza dell’uso di nutrienti.
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