A cura di Simona Ramberti, Direzione centrale per le statistiche ambientali e territoriali, e di Stefano Tersigni, Direzione centrale analisi e valorizzazione nell'area delle statistiche sociali e demografiche e per i fabbisogni informativi del PNRR, di ISTAT.
Nella gestione sostenibile della risorsa idrica, l’attività di prelievo riveste un ruolo strategico. Le modalità e i volumi di prelievo influenzano la disponibilità d’acqua e impattano sulla sostenibilità dei settori che ne fanno uso. Tra i vari settori di utilizzo della risorsa idrica, il settore potabile è un fattore chiave nella valutazione del bilancio idrico nazionale, con impatti diretti sul benessere della popolazione.
L’approvvigionamento idropotabile in Italia si basa su infrastrutture complesse, costituite da circa 37.400 fonti d’approvvigionamento, come documentato dal Censimento delle acque per uso civile dell’Istat. Nel 2022, queste fonti hanno fornito 9,14 miliardi di metri cubi di acqua, destinati principalmente a usi domestici, pubblici, commerciali e artigianali, oltre a contributi minori per attività industriali e agricole collegate alla rete comunale di distribuzione dell’acqua potabile.
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