Articolo scritto per Watergas da Federico Neri, responsabile associativo di Acism (Associazione Costruttori Italiani Strumenti di Misura): "l'Europa si prepara alla decarbonizzazione con Sistemi Innovativi per la gestione energetica del gas"
In un'epoca di crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, l'Europa si sta muovendo rapidamente verso la decarbonizzazione, mirando a ridurre del 50-55% le emissioni di gas climalteranti entro il 2030. Un ruolo chiave in questa transizione è giocato dalle reti di gas, chiamate a un'evoluzione significativa per supportare l'uso diffuso dell'energia elettrica da fonti rinnovabili.
In questo scenario, le reti del gas non solo mantengono la loro importanza come infrastruttura primaria per il trasporto energetico, ma si adattano per gestire fonti diverse, come biometano, syngas e idrogeno. Ciò comporta una sfida notevole: la necessità di misurare accuratamente l'energia trasportata, tenendo conto delle variazioni qualitative del gas.
Attualmente, la misurazione dell'energia nel gas si basa sulla moltiplicazione dei volumi, misurati in condizioni termodinamiche standard, per il potere calorico superiore (PCS) del gas. Tuttavia, questo metodo incontra limiti nella sua applicazione a gas di composizioni diverse e la sfida è doppia: da un lato, la variabilità "spaziale" del PCS nelle reti estese, dall'altro, la sua variabilità "temporale".
Una soluzione proposta è l'aumento delle Aree Omogenee di Prelievo (AOP), riducendo così le discrepanze spaziali. Tuttavia, la crescente diversificazione del potere calorifico dei gas rende questa soluzione potenzialmente insufficiente. Per esempio, la miscelazione di gas diversi, come l'idrogeno con il gas naturale in rete, può alterare significativamente il PCS in modo imprevedibile.
In risposta a queste sfide emergono nuove tecnologie capaci di computare il PCS con maggiore precisione. Queste includono misuratori avanzati che potrebbero essere installati in punti chiave della rete, come i City Gates e presso i consumatori industriali e commerciali. Questi dispositivi, combinati con contatori "intelligenti" di nuova generazione, permetteranno una misurazione dell'energia più accurata e in tempo reale.
L'incertezza nella misurazione dell'energia non è un problema da sottovalutare. Solo considerando gli utenti con prelievi annui superiori a 200.000 metri cubi, l'incertezza attuale comporta una perdita non contabilizzata di oltre 70 milioni di metri cubi di gas all'anno in Italia, equivalente a un costo di circa 60 milioni di euro.
Nel prossimo futuro, si prevede che la tecnologia farà ulteriori passi avanti, rendendo possibile l'uso di Contatori di Energia anche nelle utenze domestiche. Questi sistemi, oltre a fornire misurazioni precise, possono ridurre significativamente le discrepanze nelle reti di distribuzione, contribuendo a una gestione più efficiente e sostenibile del gas.
In conclusione, la transizione verso una misurazione più accurata dell'energia nelle reti del gas non è solo una risposta tecnologica alle sfide della decarbonizzazione, ma rappresenta anche un passo fondamentale verso un futuro energetico più sostenibile e responsabile.