Articolo a cura di Donato Berardi, Francesca Casarico, Giada De Angelis, Orazio Giustolisi, Samir Traini – Laboratorio REF Ricerche pubblicato sul nuovo numero di Acquagenda
Per transizione digitale si intende la rivisitazione dei processi, sulla base delle tecnologie digitali, al fine di incrementarne l’efficienza. La raccolta e la valutazione dei dati relativi ai processi, più semplice, accessibile e rappresentativa, è la base conoscitiva degli stessi al fine di fornire l’informazione utile per il loro efficientamento.
La trasformazione digitale del segmento di acquedotto non può essere pensata come una semplice sostituzione tecnologica: la progressiva integrazione degli strumenti digitali implica il supporto alla decisione per le diverse attività tecniche e porta ad un ripensamento della gestione di sistema. Si è progressivamente diffuso, infatti, il concetto di water management system (WMS), basato sul gemello digitale e che si avvale dei bilanci di distretto (DMA) per la gestione dei contatori smart per la responsabilizzazione del consumo.
Seppur si tratti di strumenti rivoluzionari nella gestione dell’acquedotto, che nella loro complessità integrano teoria, paradigmi e concetti, è necessaria una strategia nel loro sviluppo che deve essere accompagnata da una formazione e informazione adeguata del capitale umano e da una riorganizzazione delle aziende. È necessaria, dunque, anche una transizione gestionale in accompagnamento alla transizione digitale: l’eccessivo entusiasmo per le potenzialità delle tecnologie digitali rischia infatti di porre un’eccessiva fiducia in strumenti che dipendono in ogni caso da un corretto uso che ne fanno i soggetti coinvolti.
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