Articolo per Watergas da Martina Errico, Area Comunicazione di Anima Confindustria: "in un mondo in cui la consapevolezza ambientale è sempre più centrale, l'evoluzione delle normative e delle direttive è cruciale. Il futuro della sostenibilità e dell'ambiente nel settore valvole e rubinetteria dipende dall'adattamento continuo ai rischi globali e alle sfide emergenti"
Quali sono le nuove sfide che aspettano i settori delle valvole e della rubinetteria? Le associazioni Avr, Ceir e Uwla ne hanno parlato insieme all’Onorevole Danilo Oscar Lancini alla fiera MCE - Mostra Convegno Expocomfort, durante l’evento del 12 marzo 2024: “Direttive europee e industria delle valvole e rubinetteria. Più opportunità o vincoli per lo sviluppo del settore?”. Nel contesto di una società sempre più consapevole dell’importanza della sostenibilità e dell’ambiente, emergono sfide globali. Tra i principali rischi identificati dal World Economic Forum (WEF), molti sono legati alle problematiche e agli impatti del cambiamento climatico, ai disastri naturali, all’incapacità di mitigare il cambiamento climatico e alle crisi delle risorse naturali. Si prevede che il prossimo decennio sarà caratterizzato da ulteriori crisi ambientali e sociali, rendendo l’ambientalismo una priorità globale.
L’attenzione sui rischi ambientali non è nuova. Nel 1971, un report del WEF coinvolgente oltre 1500 attori dell’industria e analisti dei rischi, evidenziava i pericoli ambientali come i più significativi per il sistema globale. Tuttavia, oggi la consapevolezza e l’urgenza nell’affrontare tali rischi sono cresciute esponenzialmente.
Nonostante i rischi attuali siano diversificati, includendo aspetti tecnologici, disinformazione ed economia sociale, il rischio ambientale resta uno dei più pressanti. Negli ultimi anni sono state implementate diverse normative e direttive per affrontare questa sfida. Accordi internazionali come la COP 21 di Parigi e la recente COP 26 hanno stabilito obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni entro il 2050.
Si è assistito, inoltre, a un crescente impegno dell’industria nell’implementare strategie di sostenibilità, in risposta a direttive come il Green Deal. In Italia, migliaia di imprese si stanno preparando ad affrontare queste sfide, seguendo direttive e target imposti da organismi come l’Efrag.
Tuttavia, anche con i progressi fatti, ci sono sfide significative da affrontare per diversi settori, tra cui quello rappresentato da Avr – Associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria, federata Anima Confindustria. L’implementazione di meccanismi come il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) è un passo significato verso un’economia più verde, ma richiede un adattamento radicale da parte delle imprese a una nuova normativa che permea ogni aspetto delle loro operazioni.
In questo contesto, è essenziale un approccio coordinato e produttivo da parte dell’industria e della politica. Le normative e le direttive dovrebbero favorire un equilibrio tra sostenibilità e sviluppo economico, senza frenare la produzione o limitare la vita sociale delle persone.
In ogni caso, c’è anche la sfida di garantire il rispetto delle normative a livello internazionale. Le imprese europee non dovrebbero essere svantaggiate rispetto a quelle che operano in paesi con standard ambientali inferiori. La tutela dell’ambiente richiede una cooperazione internazionale e un’equa applicazione delle normative ambientali.
L’evoluzione delle normative e delle direttive nel settore della sostenibilità e dell’ambiente rappresenta una sfida e un’opportunità per l’industria e la società nel suo complesso.