La geotermia, risorsa a 360° tra energia rinnovabile, calore, turismo e innovazione

07 mar 2025
PUBBLIREDAZIONALE a cura di Enel Green Power. In vista dell’Italian Geothermal Forum, di cui EGP è Platinum Sponsor. Dalla "capitale mondiale della geotermia" di Larderello alla capitale italiana di Roma per approfondire gli sviluppi sostenibili del vapore diffuso nel sottosuolo d’Italia.

Più di 120 anni fa, a Larderello in Toscana, il Principe Ginori Conti accese le prime cinque lampadine grazie al vapore contenuto nel cuore della Terra: era, infatti, il 4 luglio 1904 e da quel giorno d’estate agli albori del Novecento, destinato a segnare la storia dell’umanità per l’impatto e l’intensità degli eventi di questo secolo non a caso definito “breve”, è iniziata una storia di fascino e di energia che prosegue tuttora.

Quell’intuizione, infatti, costituì il primo esempio concreto al mondo di utilizzo dell’energia geotermica, fino ad allora destinata agli usi chimici, per produrre elettricità attraverso una dinamo. Da allora l’ingegno dell’uomo, in dialogo con questa forza della natura “intessuta” di magma e vapore, ha aperto orizzonti di energia e di sostenibilità, di rinnovabilità e di innovazione in Italia e nel mondo, ma Larderello e la Toscana sono sempre rimasti il punto di riferimento del “sapere geotermico”.

Per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, che in Toscana copre il 33% del fabbisogno elettrico regionale, ma anche per l’utilizzo del calore che consente di fornire acqua calda e riscaldamento sanitario a circa 13mila utenti di 10 Comuni geotermici e a una filiera di aziende artigianali, agricole e dello slow food con prodotti di eccellenza riuniti nella Comunità del Cibo ad energie rinnovabili.

È in quest’ottica che si inquadra la collaborazione con la prima edizione dell’Italian Geothermal Forum, di cui Enel Green Power è Platinum Sponsor. Dalla ‘capitale mondiale della geotermia’ di Larderello, dunque, alla capitale italiana di Roma per approfondire gli sviluppi sostenibili del vapore diffuso nel sottosuolo d’Italia.

È qui che si innesta il turismo sostenibile geotermico che, con i poli museali di Larderello (Museo della Geotermia) e delle Biancane (MuBia), i parchi naturalistici di manifestazioni naturali (Fumarole, Biancane, San Federigo), i percorsi di trekking e cicloturistici, i festival culturali e artistici e le vie dell’enogastronomia, fa di questa risorsa un ulteriore volano per l’economia locale nella “Toscana dal cuore caldo”.

Il distretto del “turismo geotermico”, che si estende nelle colline del vapore dette “valle del diavolo”, perché Dante vi prese ispirazione per la stesura del suo Inferno della Divina Commedia, fa registrare oltre 60mile visite annue ma promette di crescere esponenzialmente grazie a questi suggestivi ed inediti itinerari in un angolo di Toscana meno nota ma altrettanto affascinante.

Ma la geotermia è anche frontiera di innovazione continua in una terra – quella toscana – da cui l’epopea è iniziata e in cui tutto è in continua fase creativa: pensate che proprio in questo periodo è stata avviata la costruzione del primo impianto al mondo per il riutilizzo a fini alimentari della CO2 carbon free, naturalmente presente nei fluidi geotermici.

L’innovativo impianto si trova a Piancastagnaio, sull’Amiata senese, ed è frutto di un accordo tra Enel Green Power, che metterà a disposizione il fluido geotermico in uscita dalle centrali, e Nippon Gases che gestirà le operazioni di lavorazione dell’anidride carbonica di origine naturale, che prevede anche la purificazione e la liquefazione della risorsa utilizzando le migliori tecnologie esistenti sul mercato, nel rispetto delle più stringenti specifiche qualitative di purezza e di affidabilità della CO2 richieste dai mercati alimentare, delle bevande e farmaceutico. La quantità di CO2 “green” prodotta dal nuovo impianto rappresenterà il 30% della richiesta di anidride carbonica “pura” a livello nazionale e potrà dare il via ad un nuovo sviluppo della geotermia.

La geotermia toscana

In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. La geotermia, con i suoi 916 MW di potenza installata ed una produzione annua di quasi 6 miliardi di KWh, oltre a soddisfare il 34% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare il 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre, aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra poli museali, impianti e manifestazioni naturali nelle aree geotermiche. Numeri che consolidano le ricadute locali e aprono orizzonti di sviluppo sostenibile per le terre dal cuore caldo di Toscana.

Poli museali:

Museo della Geotermia: https://www.enelgreenpower.com/it/museo-della-geotermia-larderello;

MuBia http://www.mubia.it/;

Parco Colline Metallifere: https://parcocollinemetallifere.it/

Parco Amiata: https://www.parcoamiata.com/

Museo Le Energie del Territorio: https://www.museisenesi.org/museo/museo-le-energie-del-territorio/