Il nuovo Position Paper presenta proposte in riferimento all’indirizzo generale per l’impianto regolatorio del primo periodo tariffario, in avvio nel 2025, in risposta a quanto espresso da ARERA nel DCO 214/2024.
"Gli obiettivi di decarbonizzazione del settore termico passano anche dalla penetrazione delle energie rinnovabili nel servizio di teleriscaldamento. Il nuovo metodo regolatorio dovrebbe accompagnare il settore al pieno raggiungimento degli obiettivi e meccanismi di finanziamento generale dovrebbero sostenere gli investimenti in energie green".
Nel suo Position Paper n. 277, dal titolo “Decarbonizzare il settore termico partendo dal teleriscaldamento”, il Laboratorio Servizi Pubblici Locali di Ref Ricerche presenta, oltre ad una proposta di incentivazione ambientale ispirata a quanto già in vigore nel settore idrico, anche delle proposte in riferimento all’indirizzo generale per l’impianto regolatorio del primo periodo tariffario, in avvio nel 2025, in risposta a quanto espresso da ARERA nel DCO 214/2024.
"Al di là delle preferenze dell’Autorità, non bisogna trascurare l’eterogeneità delle reti di teleriscaldamento. Secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano Airu, delle 279 reti di teleriscaldamento attive in Italia alla fine del 2022, solo 51 rientrano nei parametri dimensionali richiesti dall’applicazione della regolazione, ossia presentano una potenza di generazione superiore ai 30 MW", si legge nel documento.
Per questi motivi, sostiene Ref, per il primo periodo regolatorio potrebbero essere preferibili scelte come quella della metodologia cost of service per i CAPEX, al fine sia di prevedere aderenza piena alle complessità delle varie reti, sia di ottenere dati fattuali sui costi degli esercenti nel corso di più anni.