Mobilità elettrica, Assopetroli-Assoenergia: obiettivi PNIEC pericolosi ed irrealistici

05 apr 2024
Il Segretario Generale Gallitelli, in occasione della prima giornata di audizioni alla Camera sulla bozza di aggiornamento al Piano energia e clima, parla anche della filiera del biometano: “un’eccellenza italiana”.

Gli obiettivi fissati dal PNIEC relativi alla mobilità elettrica “sono sproporzionatamente costosi rispetto alle alternative disponibili, pericolosi per la tenuta industriale ed economica del Paese, nonché irrealistici”.

È quanto ha sottolineato il Segretario Generale di Assopetroli-Assoenergia, Sebastiano Gallitelli, in occasione della prima giornata di audizioni alla Camera sulla bozza di aggiornamento al Piano energia e clima che il governo ha inviato a Bruxelles l'estate scorsa e che, alla luce delle osservazioni ricevute dalla Commissione europea, dovrà rimandare a Bruxelles entro il 30 giugno 2024 nella versione definitiva. 

ll Segretario Generale, a sostegno della sua tesi, snocciola qualche numero: secondo i dati di UNRAE, nel 2023 sono state immatricolate 135.423 auto ECV (elettriche e plug-in), pari all’8,6% delle immatricolazioni complessive; per raggiugere i 6,6 milioni di auto elettriche al 2030 previsti occorrerebbe imprimere una fortissima accelerazione, immatricolando ben 700.000 auto elettriche ogni anno (il 45% delle nuove auto immatricolate devono essere elettriche), per i prossimi sette anni. “Un obiettivo irraggiungibile in concreto e, come già detto, oltremodo costoso, a fronte di benefici ambientali dubbi e inconsistenti in termini di mitigazione dei gas climalteranti”, ha detto Gallitelli.

Il Segretario Generale, parla poi anche della filiera del biometano come “un’eccellenza italiana”. L’Italia - spiega Gallitelli - è il terzo Paese al mondo per volumi di produzione, con oltre 2.000 impianti di biogas, dei quali l’80% in ambito agricolo ed una capacità teorica attuale di produzione superiore a 2,5 miliardi m3 /anno (3 volte gli attuali consumi dei veicoli alimentati a gas naturale).

La produzione stimata per il breve periodo è di 2 miliardi di m3 /anno, mentre quella di medio periodo (2030) arriva a 6 miliardi di m3 /anno, sufficiente ad alimentare il 30% di tutto il parco circolante italiano.

La filiera del biogas-biometano risulta essere uno dei settori a maggiore intensità occupazionale ed ha già favorito la creazione di oltre 7.000 posti di lavoro permanenti. Considerando i dati di erogato di metano per autotrazione e la produzione di biometano immesso in consumo per lo stesso uso, si può affermare che già oggi i veicoli alimentati a metano utilizzano il 65% di biometano.

Link il testo integrale dell'audizione.