Ocse: "lente verde" su norme per supportare transizione

16 apr 2025
Nel nuovo rapporto sulle prospettive della politica della regolazione, si evidenzia come gli impatti ambientali non vengano ancora considerate in tutti i settori.

La transizione verde può realizzarsi attraverso regole più adeguate, partendo dal coinvolgere gli stakeholder per comprendere gli effetti differenziati dei rischi ambientali e superare eventuali resistenze. È quanto emerge dalla quarta edizione del rapporto Ocse sulle prospettive della politica della regolazione.

Nel documento si evidenzia come, sebbene nei Paesi Ocse ci sia uno sforzo crescente per considerare gli impatti ambientali delle normative, questo riguarda principalmente le regole ambientali stesse, non quelle di altri settori.

Solo il 21% dei membri Ocse, si legge, ha riesaminato le normative con una "lente verde": approfondire queste analisi, valutando l'impatto locale e globale di inquinamento, emissioni di carbonio e biodiversità, è essenziale per supportare attivamente la transizione ecologica: la transizione è infatti spesso ostacolata da un mosaico normativo complesso, con sovrapposizioni e lacune.

Alcuni progressi iniziali, continua il rapporto, sono stati fatti con approcci ambientali basati sul rischio, in particolare in tema di autorizzazioni e promozione della conformità: l'adozione sistematica di queste pratiche è il passo successivo per ridurre la complessità normativa. Inoltre, spiega l'Ocse, è fondamentale dotare i regolatori dei servizi di rete (energia, trasporti, acqua, comunicazioni) di obiettivi e poteri chiari per favorire la transizione verde.