Il presidente Piattelli: "E' necessario monitorare gli obiettivi di carbon capture (CCS) previsti al 2030 perché contribuiscono alla riduzione delle emissioni"
Per poter migliorare gli obiettivi di decarbonizzazione attualmente previsti nella bozza di PNIEC "bisogna prima di tutto assicurarsi che quelli attuali siano raggiungibili e poi valutare dove agire per poter ipotizzare target più ambiziosi". E' quanto affermato dal presidente del Coordinamento FREE, Attilio Piattelli, durante l’audizione informale presso le “Commissioni riunite Ambiente, territorio e lavori pubblici e Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati” sulla proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
"Abbiamo avuto un ritardo nello sviluppo delle FER Elettriche, circa 3 GW di nuovo installato nel 2022 e 6 GW nel 2023 a fronte di una necessità di 9 GW annui per gli anni 2024 – 2030 per centrare il target PNIEC, a causa di una serie di barriere", ha proseguito Piattelli, che ha elencato una serie di problemi critici che si devono risolvere.
Le barriere da superare - si legge nella nota - sono il Decreto Aree Idonee, che non è adeguato agli obiettivi e necessita una revisione; il problema della congestione delle reti, dove urge un intervento di ARERA per introdurre soluzioni che aiutino la decongestione in tempi brevi; il FERX che serve con urgenza e il riordino Normativo, ossia il testo Unico per le rinnovabili.
Ma secondo Piattelli questo non è sufficiente, che aggiunge: "Abbiamo un ritardo su riordino normativo per l’efficienza energetica sia a livello residenziale che per l’industria, ormai molto urgente sicuramente per il comparto residenziale visto il recente blocco del Superbonus. A tal proposito si vedano anche le proposte del Coordinamento FREE, “Proposte del Coordinamento FREE per promuovere la Riqualificazione Energetica degli Immobili” che abbiamo lanciato nel settembre scorso".
Nel settore del biogas/biometano, si legge nella nota, è importante riconoscere che almeno circa 500 MW della potenza attualmente operativa avrà difficoltà a essere convertita per la produzione di biometano, principalmente a causa di problemi di connessione alle reti del gas. Questi impianti continueranno quindi a contribuire al raggiungimento degli obiettivi nel settore elettrico. È fondamentale delineare i principi su cui basare i meccanismi di sostegno per lo sviluppo del settore oltre il 2026.
"Infine è necessario monitorare gli obiettivi di carbon capture (CCS) previsti al 2030 perché contribuiscono alla riduzione delle emissioni, ma le attuali tecniche di cattura non possono essere considerate consolidate", conclude Piattelli.
Le slide del Coordinamento FREE presentate alle commissioni e le “Proposte del Coordinamento FREE per promuovere la Riqualificazione Energetica degli Immobili” sono disponibili sul sito del Coordinamento FREE a questo link.