Il progetto "ci ha consentito di perseguire obiettivi di sostenibilità e di efficienza, tra cui una riduzione delle perdite idriche a circa il 23% rispetto alla media italiana del 42%", ha dichiarato il dg Stefano Ottolini.
Presentato il Water Management System di Padania Acque, un sistema all’avanguardia che permette di controllare da remoto gli impianti e le reti idriche tramite i dati raccolti in tempo reale trasmessi a un’intelligenza centrale che attiva feedback automatici o supporta il decision making. E' quanto ha annunciato il Il Direttore Generale Stefano Ottolini.
"Padania Acque ha fatto proprio il paradigma Smart & Digital Water che contribuisce significativamente all’efficientamento della gestione della filiera estesa dell’acqua. Da questo punto di vista abbiamo investito tanto e il progetto Water Management System, basato su approccio predittivo e mirato nella conduzione delle infrastrutture idriche, ci ha consentito di perseguire obiettivi di sostenibilità e di efficienza, tra cui una riduzione delle perdite idriche a circa il 23% rispetto alla media italiana del 42%, una diminuzione del 16% dei consumi energetici e un incremento del margine industriale lordo del 73%", ha dichiarato Stefano Ottolini.
"Abbiamo investito complessivamente 8 milioni di euro per un sistema che prevede nuove tecnologie (uno Scada - Supervisory Control and Data Acquisition avanzato di ultima generazione integrato al sistema di telecontrollo e una soluzione IoT in fase sperimentale) e un cambiamento nel mindset aziendale. Il progetto, basato sull’installazione di strumenti di campo (oltre 2.600 tra device specifici per lo Scada, smart meter, sensori di pressione, di portata e sonde multiparametriche) che monitorano in modo massivo i dati e li inviano in tempo reale al sistema operativo centrale, chiamato “GeoSCADA”, e ai modelli idraulici, ci consente di raccogliere in presa diretta una grande quantità di dati accurati e precisi da utilizzare per modulare le pressioni sulla base della domanda effettiva, attivando azioni automatiche sugli impianti, per agire in maniera proattiva, anziché reattiva, e interpretando le informazioni a disposizione con l’obiettivo di ridurre il più possibile le perdite idriche, eventuali guasti e malfunzionamenti ma anche gli interventi manuali da parte dei tecnici", ha concluso Stefano Ottolini.
Il Water Management System è stato presentato durante il convegno nazionale organizzato il 18 giugno dall’Associazione Idrotecnica Italiana, presso la sede del Gruppo IREN di Reggio Emilia.