Il finanziamento supporta interventi su rinnovabili, reti idriche, gestione dei rifiuti, efficientamento degli edifici pubblici e mobilità urbana sostenibile
Uno degli svantaggi dell'insularità, per cui la Costituzione ora prevede compensazioni finanziarie, è il maggiore costo di energia, acqua, mobilità e gestione dei rifiuti. Il PNRR, con il programma "Isole Verdi", risponde a questa esigenza stanziando 200 milioni di euro per la transizione ecologica delle 19 isole minori italiane gestite da 13 Comuni.
Il finanziamento supporta interventi su rinnovabili, reti idriche, gestione dei rifiuti, efficientamento degli edifici pubblici e mobilità urbana sostenibile. La maggior parte dei fondi è destinata alle 14 isole minori siciliane gestite da otto Comuni, con 157,27 milioni di euro, di cui 61,8 milioni per le sette isole Eolie.
Durante l'apertura dei "Green Salina Energy Days" a Malfa, Barbara Proietti del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha spiegato che "il programma è partito bene e nei tempi previsti, con la pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi, la stipula delle convenzioni, l'aggiudicazione dei contratti e l'erogazione ai Comuni dell'anticipazione del 20%. Adesso siamo nella fase della prima rendicontazione e degli stati di avanzamento. Curiamo assieme a Cassa depositi e prestiti un constante e serrato confronto con le amministrazioni comunali che si stanno molto impegnando su questo fronte. Siamo molto fiduciosi sulla possibilità di concludere tutti gli interventi entro la scadenza di giugno 2026. E siamo molto soddisfatti perché, grazie a questa misura, si stanno realizzando in queste isole progetti 'integrati', cioè capaci di interagire su tutti i sistemi creando effetti benefici a cascata".
Tra i nuovi interventi, spicca il finanziamento di circa 13 milioni di euro per 12 dissalatori, di cui 9 in Sicilia, alimentati da un mix energetico. Filippo Martines, presidente dell'associazione "Isole sostenibili", ha evidenziato lo studio di fattibilità per tre dissalatori a Salina, che potrebbero soddisfare il fabbisogno annuale dell'isola e ridurre i costi statali.
I sindaci delle Eolie hanno illustrato i progressi verso la transizione energetica, come l'acquisto di cassoni elettrici per i rifiuti, l'incremento della raccolta differenziata, impianti di compostaggio, mobilità elettrica, reti idriche, impianti fotovoltaici, gruppi di acquisto di energia, efficientamento degli edifici e l'istituzione dell'Area marina protetta di Salina. Hanno richiesto ulteriore supporto dalle istituzioni per raggiungere il 100% di sostenibilità e soddisfare le aspettative dei turisti. Infine, hanno manifestato l'intenzione di costituire una Comunità energetica rinnovabile e solidale, con studi di fattibilità finanziati dal dipartimento regionale Energia.