Proger: a Novara progetto pilota per recupero, riutilizzo e stoccaggio acqua

19 feb 2025
Quattro tipologie di intervento principali: recupero di acque di depurazione o di processo industriale, stoccaggio in piccoli invasi artificiali, ricarica della falda e chiusura del ciclo delle acque di processo industriale per ridurre i prelievi.

Un modello di gestione integrata e circolare dell’acqua, basato su un sistema di utilizzo “a cascata” che massimizza l’efficienza della risorsa, con un focus particolare sul recupero, il riutilizzo e lo stoccaggio dell’acqua. Questo il focus del progetto pilota realizzato nel Novarese e presentato dal gruppo di lavoro Assoreca, l’Associazione che rappresenta le aziende che operano nei settori dell’ambiente, sicurezza, energia, salute e responsabilità sociale in Italia, coordinato da Proger.

Il progetto, si legge in una nota di Proger, consta di quattro tipologie di intervento principali, derivate da una analisi approfondita del territorio: il recupero e l’utilizzo di acque di depurazione o di processo industriale, lo stoccaggio di acqua in piccoli invasi artificiali, l’iniezione di acqua nel sottosuolo per la ricarica della falda e la chiusura del ciclo delle acque di processo industriale per ridurre i prelievi da acquedotto e la falda.

Si tratta, spiega l’azienda, di accantonare l’acqua quando questa è disponibile in abbondanza, per poi riutilizzarla nei periodi in cui la domanda supera l’offerta: questo sistema necessita quindi di una fonte di alimentazione, che a seconda degli specifici interventi consiste in un corpo idrico superficiale o in un depuratore, dalla quale prendere i volumi d’acqua da stoccare in un serbatoio per essere poi utilizzate per l’agricoltura mediante opere di canalizzazione o pozzi esistenti o da realizzare.

A seconda delle specificità del singolo intervento, continua la nota, il progetto è corredato da un insieme di opere e manufatti che servono per collegare tra loro le diverse componenti del sistema e per collegare il sistema al territorio in entrata e in uscita.

"Le soluzioni sviluppate nel progetto pilota sono state concepite per lo specifico territorio di intervento, ma il loro approccio modulabile e scalabile le rende replicabili in diversi contesti. Il sistema prevede l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e materiali ecocompatibili, in linea con i principi di sostenibilità ambientale. Il modello proposto offre un valido strumento per affrontare le sfide del clima promuovendo una gestione resiliente e sostenibile delle risorse idriche", ha spiegato Marco Sandrucci, Head of Enviroment & Geology Department di Proger.

Sfruttando questo progetto pilota, si legge, Proger ha anche avuto modo di verificare e rendere tangibile l’interesse del mondo finanziario a progetti che offrono soluzioni di finanziamento “green” e che possono mettere l’imprenditoria industriale e soprattutto agricola, in condizione di potersi dotare di soluzioni per la resilienza delle proprie attività quali quelle testate e messe a punto nel corso del progetto pilota stesso.